Celtic-Lazio, Sarri a Sky: “Abbiamo avuto più carattere. Questa vittoria… “

Braccia al cielo nella notte del Celtic Park. Una Lazio che non molla fino alla fine, trova ancora nel recupero un gol decisivo. Dopo la testata di Provedel per il pareggio contro l'Altetico, è la firma delcampione, di Pedro,  a regalare ai biancocelesti la prima vittoria nel girone di Champions. Ancora un colpo di testa, che fissa il punteggio sul definitivo 2-1 in favore degli uomini di Maurizio Sarri. Il tecnico biancoceleste al termine della gara ha commentato la vittoria ai microfoni di Sky. Queste le sue parole.

"Partita che avevamo previsto, di alta intensità. Non sono una squadra anglosassone: sono una squadra che ha rapidità, dinamismo, tecnica in velocità. Abbiamo fatto un gran primo tempo e all'inizio del secondo potevamo anche andare in vantaggio. Poi abbiamo sofferto un po' ma stavolta siamo stati più caratteriali per rimanere dentro alla partita. E quando succede di solito vieni premiato.

Segnali di crescita? Anche prima della partita l'ho detto ai ragazzi: 'Non ascoltate nessuno perché siamo vicini'. Ci manca poco per essere competitivi, purtroppo quel poco è la differenza tra vincere e perdere, ma è poco e si può colmare. Spero che la gara di stasera possa dargli un'iniezione di fiducia per innescare un periodo positivo. 

Se ci siamo appagati del secondo posto in campionato? È un rischio che ci può stare, ne abbiamo anche parlato a lungo perché fra i giocatori dell'anno scorso una parte sta rendendo meno dell'anno scorso. Poi questa è una competizione talmente bella da giocare che ti può sbloccare certi meccanismi mentali. 

Il terzetto di centrocampo di oggi per caratteristiche ci può stare, ma giocando ogni tre giorni dobbiamo entrare nell'ottica che abbiamo anche altre soluzioni. Sul gol hanno contribuito Taty, Guendouzi e Pedro, quindi bisogna cercare di sfruttare anche altre soluzione. Infatti stiamo facendo più cambi in questa stagione. Giocando a questi ritmi tanti giocatori arrivano al 60'-70' un po' in difficoltà. Poi c'erano tanti giocatori che avevano giocato tantissimo e volevo anche preservarli per la prossima partita. Un conto è uscire al 60' con 7 km sulle gambe, un altro conto con uscirne con 13".   

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