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Colautti: “Lazio, il bilancio del ritiro è sicuramente positivo”

La squadra ad Auronzo

Le parole del medico sociale biancoceleste Francesco Colautti, intervenuto ai microfoni dei canali ufficiali del club

redazionecittaceleste

Nel pomeriggio di ieri, al termine della seduta di allenamento pomeridiana dei biancocelesti ad Auronzo di Cadore, è andata in scena la consueta intervista. L’intercettato dai microfoni dei canali ufficiali del club questa volta è stato il medico sociale biancoceleste Francesco Colautti. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.

 Ritiro ad Auronzo di Cadore

Il punto sul ritiro

Penso che da un lato siamo stati bravi, ma dall’altro anche fortunati in ritiro riguardo gli infortuni. È vero però che manca ancora la giornata di domani, che prevede un altro allenamento e una partita. È stato sicuramente un ritiro molto lungo caratterizzato da una grande mole di lavoro. Ci sono stati in totale ventisette allenamenti e tre partite. C’è stato solo un infortunio da registrare: quello di Maistro di due giorni fa, ma è stato un trauma distorsivo alla caviglia destra, non un problema muscolare. Penso che insieme ai preparatori sia stato gestito al meglio il carico di lavoro. Abbiamo fatto in modo che alcuni giocatori avessero a disposizione qualche giorno di recupero in più tra fisioterapia e palestra”. 

Differenze tra Sarri e Inzaghi

Penso che il ritiro sia stato assolutamente positivo sia sotto un punto di vista sportivo che sotto il profilo medico. Inzaghi e Sarri sono due allenatori con metodi di lavoro sicuramente differenti. Per questo, nel momento in cui bisogna fare un passaggio di questo tipo, è necessario concedere un momento di adattamento sia agli atleti che al personale medico. In ogni caso c’era un’ottima collaborazione prima e questa è rimasta anche adesso. Anche perché è fondamentale collaborare e svolgere un lavoro come equipe. Il motivo per cui si tende a preferire il ritiro in quota è relativo alle condizioni climatiche. In montagna le condizioni sono più favorevoli rispetto a quelle, per esempio, che ci sono a Roma e questo permette ai calciatori una capacità di recupero sicuramente migliore”.