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Cremonese-Lazio, conferenza Sarri: “Germe? Troppo caos per una parola”

Sarri
Le parole direttamente dalla sala stampa dello stadio Zini di Cremona del tecnico biancoceleste dopo il successo dei suoi sulla Cremonese

redazionecittaceleste

Al termine della gara odierna tra Lazio e Cremonese, vinta dai biancocelesti, interviene dalla sala stampa dello stadio Zini il tecnico biancocelesteMaurizio Sarri. Queste le sue parole.

Oggi ha visto undici leoni? Questa prova riabilita quella di Europa League?

Per quanto riguarda la riabilitazione, mi piacerebbe che questa partita fosse di consapevolezza e non di reazione”.

Squadra opposta rispetto a quella di tre giorni fa. È stata una reazione di carattere?

A me le reazioni non piacciono perché hanno come presupposto una cazzata. Mi piacerebbe fosse una presa di consapevolezza degli errori e di cosa serve per non rifarli. Se è solo una reazione tra quindici giorni abbiamo bisogno di un’altra reazione dopo un’altra cazzata. Se si è risolto? Non lo so, l’anno scorso è sparito dopo la fine degli impegni infrasettimanale. Potrebbe essere una mancanza di tutti noi, staff compreso, nel gestire tutti questi impegni”.

Al momento la Lazio ha una media di 2 punti a partita e ha abbattuto la media gol subita. In cinque settimane ha giocato nove partite: un bilancio?

Se non ci lasciamo condizionare da giovedì il bilancio è positivo. Facendo gli scongiuri sembra che rischiamo meno. In Europa nonostante la cazzata siamo in lotta per la qualificazione. Il bilancio, senza farci influenzare da giovedì, il bilancio è positivo. E oggi abbiamo la sensazione di poter fare affidamento su più giocatori”.

Ci racconti il tuo Cremonese-Lazio?

Siamo entrati bene in partita, siamo andati sopra alla prima situazione. Non ci siamo accontentai e abbiamo continuato a produrre gioco. Il primo gol ci ha messo la partita in discesa, contro queste squadre andare in vantaggio dopo 5-6 minuti è tanta roba. Poi ci siamo messi a gestire la partita, oggi però ogni volta che c’era l’occasione l’abbiamo cercata. Ho visto una buona partita e una buona Lazio”.

La vittoria è il miglior antibiotico per un germe?

Non c’è bisogno di creare tanto casino per una parola. Se una cosa si ripete nel tempo è un germe. Si può ricercare nello staff, nella squadra, nell’ambiente. Anche in un limite di un gruppo che non ce la fa a ricaricarsi di energie nervose in poco tempo. È la motivazione che ci porta a certe cose: questo è il germe”.

La squalifica è un record?

Penso di sì, oggi credo abbia interpretato male l’arbitro. Il quarto uomo sa benissimo come è andata la storia. Era l’ultimo slot dei cambi, doveva entrare Cancellieri invece ci ha chiesto il cambio Patric. Ho dovuto interrompere le sostituzioni e ho dovuto fare alzare Gila, lui secondo me l’ha presa come una perdita di tempo. Sarò squalificato e non sarà l’ultima”.

Quanti rimpianti nei punti persi?

Quando guardi le classifiche guardi sempre ai punti persi, raramente pensi al gol all’ultimo secondo. Qualche rimpianto c’è per la gara con la Samp, ma per l’andamento della gara. Per la classifica ha poco senso: la classifica oggi è corta, non va tenuta in conto. Il campionato che faremo non lo sappiamo ma abbiamo buone sensazioni dal ritiro. Pensare quale possa essere la nostra forza in campionato è presto per dirlo”.

Ci può dire qualcosa su Massimiliano Alvini?

Massimiliano Alvini è un innamorato del calcio, lo spinge la passione. Quando è così prima o poi vieni fuori anche partendo dal basso. Quest’anno ha un compito importante e difficile, ma cuore anima e testa per arrivare in fondo ce l’ha. Oggi l’ho solo salutato, più facile che lo chiami tra qualche giorno”.