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Lazio, ieri la messa per Chinaglia. Oddi: “Ogni tanto lo chiamo ancora”

Maestrelli e Chinaglia

Dieci anni fa se ne andava Giorgio Chinaglia. Uno dei giocatori più iconici di sempre della Lazio e non solo

redazionecittaceleste

AGGIORNAMENTO 2 APRILE ORE 8:30 - Si è svolta ieri pomeriggio, presso la chiesa del Cristo Re e di fronte a circa 250 persone, la messa in memoria di Giorgio Chinaglia. E, insieme a lui, di tutti gli eroi di quella Lazio Anni Settanta che oggi non ci sono più.

Con l'occasione, come riporta il CorSport, sono arrivate anche le parole di Giancarlo Oddi: “In rubrica ho ancora il numero di Giorgio. Ogni tanto lo chiamo, anche se non risponde nessuno. In campo era il più antipatico al mondo, ma nella vita era un buono e un amico vero”.

Riportate dal quotidiano anche le parole del presidente della Polisportiva Lazio Antonio Buccioni: “Dieci anni fa perdevamo un simbolo di un gruppo formidabile che ha scritto una pagina dello sport nazionale. Una storia passata dallo Scudetto e chiusa dalla salvezza del 1976. Ma oltre a quella sportiva c'è la storia umana, che si consolida nel temo diventando immortale e passando di padre in figlio. Ci mancano tutti tremendamente, da chi se ne è andato troppo presto a chi ci ha lasciato da troppo poco tempo. Ma siamo consapevoli che il cammino della Lazio continua”.

"Quel dito puntato, quel rigore battuto contro il Foggia, quei 24 gol nel 1973/74. Sono immagini che il popolo biancoceleste non dimenticherà mai. Nel cuore di tutti è sempre vivo il suo ricordo". Questo il pensiero che la Lazio, sui propri canali ufficiali, ha voluto condividere a dieci anni dalla scomparsa del mito. Oltre a queste parole, la società ha anche voluto postare sui propri social ufficiali un video che ripercorre, a grandi linee, proprio le sopracitate tappe che Giorgio Chinaglia ha avuto modo di vivere con addosso i colori biancocelesti. Uno dei calciatori più importanti, se non addirittura il più importante di tutti, nella storia ultrasecolare della compagine più antica di Roma:

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