Era un lunedì, quello di cinquant’anni fa: un 7 giugno 1971 distante ormai mezzo secolo ma fondamentale per la storia biancoceleste. Quel giorno, Tommaso Maestrelli firmava il contratto che lo portava sulla panchina della squadra dopo la proposta di Umberto Lenzini, il presidente di allora. E legava indissolubilmente il suo nome a quello della Lazio anche se, all’epoca, nessuno lo sapeva ancora né, forse, poteva immaginarlo.
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Cinquant’anni fa la firma di Maestrelli con la Lazio – FOTO
Oggi il cinquantennale della firma del Maestro con i biancocelesti. Intanto, a distanza di mezzo secolo, i tifosi sperano in una nuova firma
Era una Lazio appena retrocessa in B, insieme al Catania e, soprattutto, al Foggia dello stesso Maestrelli. La società poteva vantare in bacheca solo una Coppa Italia, quella del ’58, più - per onor di verità - il campionato di B ’68-’69. A questo, si sarebbe presto aggiunta una Coppa delle Alpi, competizione a marchio FIGC e Federazione Svizzera, vinta proprio nelle tre settimane successive alla firma. In panchina non c’era ancora Maestrelli, però, ma quel Bob Lovati che, tredici anni prima, era in campo nella vittoria della Coppa Italia. E che diventerà, dalla stagione successiva, il vice di Maestrelli.
L’era Maestrelli
Stagione successiva, con il Maestro alla guida, che fu anche quella dell’immediata risalita dei biancocelesti in Serie A. Il campionato successivo, quello ’72-’73, si concluse a un passo da un sogno impronosticabile pochi mesi prima, quello dello Scudetto, rimasto distante solo 2 punti.
In estate arrivarono pochi innesti, quasi nulla, dal mercato: la squadra sembrava andar bene così com’era. Ed era vero: la Lazio, due anni prima in Serie B, riuscì a conquistare il 12 maggio 1974 il primo Scudetto della sua storia grazie al rigore di Chinaglia contro il Foggia.
Come finirono le cose, purtroppo, è storia nota: la terribile malattia di Maestrelli e il crollo di una squadra che era tenuta insieme dall’allenatore. Il Maestro dovette arrendersi il 2 dicembre 1976, pochi mesi dopo aver fatto l’ultimo regalo alla sua Lazio. Quello di aver lanciato in prima squadra, con la maglia numero 9, un certo Bruno Giordano.
Cinquant’anni dopo
E oggi, nel cinquantennale della firma di Maestrelli sul contratto, tutto il mondo biancoceleste è in trepidante attesa di scoprire se sarà Maurizio Sarri il nuovo allenatore della Lazio. Come vi stiamo raccontando nella nostra diretta, potrebbe essere davvero oggi il giorno buono per l’annuncio ufficiale: un’ipotesi senza dubbio suggestiva.
Senza andare però oltre con le analogie, già abbastanza abusate durante l’era Inzaghi. Che senza dubbio ha saputo scrivere pagine importantissime, riportando la Lazio in alto, lì dove merita di stare. Ma la Banda Maestrelli era un’altra cosa.
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