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Galatasaray-Lazio, Sarri a Sky: “Dispiace ferocemente per il risultato”

Maurizio Sarri

Le parole dell'allenatore dei biancocelesti Maurizio Sarri, intervenuto al termine della partita ai microfoni di Sky

redazionecittaceleste

Continuano nella pancia dello stadio Turk Telekom di Istanbul le interviste nel post partita. La Lazio non riesce a portare a casa punti dalla prima trasferta europea, complice anche un grave errore di Thomas Strakosha. Ma mister Sarri preferisce concentrarsi sui miglioramenti, che secondo lui sono stati evidenti. Di seguito le sue parole ai microfoni di Sky.

 Mattia Zaccagni contro il Galatasaray in Europa League

Le parole di Sarri

Io penso sia stato un passo in avanti, abbiamo giocato in casa di una squadra importante e in un campo difficile per tutti. Non abbiamo quasi mai sofferto, siamo stati in partita sempre molto bene e sembrava un match assolutamente sotto controllo. Purtroppo poi gli errori fanno parte di questo sport, stasera abbiamo pagato un errore però io lo considero un piccolo passo in avanti da parte della squadra. È chiaro che teniamo a questa competizione, in questo momento però non mi sembra che possiamo cambiare 7-8 giocatori in una partita. Ne abbiamo cambiati quattro e poi abbiamo alternato tutte le soluzioni durante il match. Da questo punto di vista va bene, i nuovi hanno fatto discretamente bene. Zaccagni ha fatto una buona partita, Basic mi sembra che abbia avuto un buon ingresso. Quindi come ho detto ci dispiace ferocemente della sconfitta, perché mette la strada in salita in un girone difficilissimo”.

Dettagli da migliorare

A prescindere dal risultato, però, a volte bisogna estraniarsi dal quest'ultimo e vedere gli aspetti positivi: a me sembra che abbiamo fatto passi in avanti. Ho visto anche che ovviamente il problema non è definitivamente risolto di sicuro. Abbiamo problema di tempi e anche di distanze, perché quando usciamo in pressing fra il giocatore che fa partire la prima pressione e gli altri c’è troppa distanza, quindi sulle trasmissioni di palla rischiamo di arrivare sempre in ritardo. Così si va a vanificare la fatica fatta per fare pressione. C’è da mettere a posto questioni di metri e secondi, che poi sono quelli che fanno la differenza”.