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Gazza, quel tuffo in un ristorante per un’aragosta ai tempi della Lazio

Paul Gascoigne

Ancora un altro incredibile aneddoto su Paul Gascogne dall’Inghilterra: risale ai tempi in cui giocava con la maglia biancoceleste

redazionecittaceleste

Un talento cristallino, limitato dagli infortuni, e un genio sregolato e irriverente. Questa probabilmente è la descrizione migliore, sebbene troppo concisa, per descrivere quello che è stato - e a suo modo ancora è - Paul Gascoigne. Oggi, Gazza è reduce da un’esperienza di poco più di un mese all’Isola dei Famosi italiana, abbandonata a causa di un problema alla spalla. A cinquantaquattro anni compiuti due mesi fa, intanto, continua a stupire con aneddoti sempre nuovi legati al suo passato. L’ultimo è stato svelato ieri dal The Sun e rimanda ai tempi passati a Roma con la maglia della Lazio.

 Nesta e Gascoigne

Tutto per un’aragosta

Gazza ha infatti rivelato un aneddoto relativo a una sua cena in un ristorante importante della capitale. Di seguito le sue parole: “Sono andato in un ristorante elegante e ho ordinato l’aragosta, avevo visto infatti che c’era un enorme vasca con le aragoste. Ho indicato quale fosse quella che volevo, ma ci stavano mettendo troppo tempo. Quindi mi sono detto: ‘Cosa stanno facendo? Me la prenderò da solo’. Così mi sono tuffato nella vasca indossando il mio vestito migliore. Mi è servito un po’ di tempo, ho nuotato per catturare quella che ormai avevo scelto. Così, quando finalmente l’ho presa, l’ho portata fuori dall’acqua. E poi l’ho mangiata indossando ancora il mio abito ancora bagnato e gocciolante”.

Una strana passione per gli animali

Facile immaginare quale possa essere stata la reazione dei presenti, in un misto tra sorpresa e risate, come spesso accade quando si parla di Gazza. Che non è in realtà nuovo a vicende curiose con altri animali coinvolti. Infatti, il tabloid britannico conclude ricordando altri aneddoti. Il primo, ripetuto sia con il Newcastle che con i Rangers, riguarda la passione di Gazza nel nascondere pesci morti nelle auto dei suoi compagni. Questo, almeno, fin quando l’odore non diventava insopportabile. O quando con il Tottenham arrivò al campo di allenamento con uno struzzo. O, ancora, quando rapì un cigno in un campo da golf in Scozia. O, infine, un aneddoto che riguarda da vicino la Lazio, quando trovò un piccolo serpente nella sua villa. Gazza decise di portarlo con sé e di nasconderlo nella tasca della giacca di un altro biancoceleste, Roberto Di Matteo. Genio e sregolatezza, come sempre.