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Il Sei Nazioni torna all’Olimpico: la Lazio sarà ancora penalizzata

Stadio Olimpico

Entrambe le partite la Nazionale di rugby si giocheranno in concomitanza delle partite di campionato con Bologna e Venezia

redazionecittaceleste

Il "Sei Nazioni", uno dei tornei di rugby più prestigiosi che ci siano, va ormai da anni in scena allo Stadio Olimpico di Roma. Questo, ovviamente, per quanto riguarda le gare dell'Italia. Prima, quando il Flaminio era agibile, la casa della Nazionale azzurra era quella. Invece ora l'impianto sportivo più importante della Capitale troppo spesso si trova costretto a fare gli straordinari. Nulla di particolarmente nuovo, è vero, ma gli impegni del calendario calcistico sono molti e la Lazio ancora una volta dovrà stravolgere il proprio itinerario per condividere l'impianto di gioco con la Nazionale rugbistica. Già in passato Maurizio Sarri aveva storto il naso per questa cosa. Ora, probabilmente, si tornerà ancora una volta a fare polemica. D'altro canto calcare un terreno di gioco dopo che ha ospitato le gare di rugby non è il massimo se si vuol far viaggiare il pallone a filo d'erba.

Stadio Olimpico

Le date

Per quanto riguarda il calendario azzurro, sono già due le gare che si sono sovrapposte agli impegni casalinghi dei biancocelesti. La prima è fissata per il prossimo 13 febbraio (Italia-Inghilterra), giorno nel quale la Lazio ospiterà il Bologna per la gara di ritorno. Stesso discorso per quanto riguarda il 12 marzo (Italia-Scozia). Lì è già fissata la sfida tra i capitolini e il Venezia.

Le modifiche

Insomma, nemmeno sul finire di stagione Sarri e i suoi potranno stare tranquilli. Venerdì prossimo, intanto, in concomitanza con la sfida di Serie A che vedrà la Lazio ospitare e sfidare il Genoa nel penultimo turno valevole per il girone d'andata, la Lega Calcio riunirà i suoi esponenti per decidere anticipi e postici per quanto riguarda il calendario di ritorno. Ciò significa che molto probabilmente le sfide della Lazio subiranno delle variazioni. Solo nelle prossime ore si capirà come gli organi competenti hanno deciso di sopperire agli innumerevoli impegni a cui sarà presto chiamato l'Olimpico.