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Lazio, M.Antonio: “Abbiamo preparato bene la gara. La Serie A ti insegna tanto”

Marcos Antonio
Intervenuto nel consueto match program biancoceleste, Marcos Antonio ha parlato dell'emozione del primo gol oltre che della sfida di sabato

Una corsa sfrenata, manifesto della voglia di Marcos Antonio di mettersi in mostra con la maglia della Lazio. Il gol contro lo Spezia e l'esultanza liberatoria hanno raccontato realmente quanto il brasiliano sia realmente calato nel mondo biancoceleste, fattore già marcato con le corse sotto la Curva Nord al termine del derby con la bandiera in mano. Quello che sarà il futuro di Marcos Antonio è ancora da decifrare ma di certo il ragazzo farà di tutto per farsi trovare pronto quando e se dovesse essere chiamato in causa. Sarri non ha mai nascosto il debole per l'ex Shakhtar ma è altre sì conscio dei limiti che il suo fisico gli impone in un centrocampo con caratteristiche ben precise. In estate di certo il suo futuro si delineerà meglio, ora nel mirino c'è solamente il Torino. Intervenuto nel match program biancoceleste, Marcos Antonio ha presentato il match e raccontato le emozioni del primo gol con la Lazio.

Arriva il Torino, dopo quattro vittorie consecutive, che partita sarà?

"Mi aspetto una partita difficile, l'abbiamo preparata bene perché sappiamo l'importanza che avrebbe una vittoria per la nostra classifica".

Quanta fiducia ti regala per il rush finale il gol contro lo Spezia?

"Il gol contro lo Spezia è stato il premio per il lavoro che ho fatto e sto facendo con la squadra, sono contento che sia finalmente arrivato e che soprattutto abbia coinciso con una grande vittoria della Lazio".

In cosa ti ha migliorato Sarri rispetto a inizio stagione?

"Sarri è un grande allenatore, lui e il suo staff ci aiutano a migliorare ogni giorno, in ogni allenamento e partita. Il 4-3-3 del mister, per certi versi, è simile a quello di Castro, con il quale ho lavorato ai tempi dello Shakhtar"

L'assenza di Immobile può darvi uno stimolo in più per conquistare la vittoria?

"Assolutamente. Ora l'importante è che Ciro e la sua famiglia stiano bene. Lo abbiamo riabbracciato a Formello e ora lo aspettiamo per aiutarci in campo e fuori perché, oltre a essere un attaccante incredibile, è anche una grandissima persona".

Che idea ti sei fatto del campionato italiano?

"La Serie A è un campionato molto formativo, può insegnarti tanto. Per questo lavoro ogni giorno per migliorare e aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi".