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Da Casale a Luis Alberto: la pazienza di Sarri che premia la Lazio

Luis Alberto
Il lavoro non solo sul campo sta mostrando i suoi frutti. Mister Sarri si sta rivelando uomo chiave anche per la crescita dei suoi giocatori

redazionecittaceleste

La palla sempre al dieci, mai legge non scritta del calcio è stata più veritiera. La Lazio ne è l'esempio pratico: un Luis Alberto ritrovato da seconda linea è tornato a incantare come solo i grandi maghi sanno fare. Facile, a posteriori, puntare il dito verso Sarri e la gestione dello spagnolo. Più che elemento di dibattito dovrebbe essere motivo di elogio, non solo per quello che riguarda Luis Alberto ma per il lavoro di pazienza e crescita mentale sull'intero gruppo. Il Mago spagnolo è il manifesto del lavoro di Sarri ma non è l'unico: da Casale a Romero, tanti sotto l'ala protettrice del Comandante sono cresciuti esponenzialmente.

Nicolò Casale

Fin dal primo giorno Sarri è stato subito chiaro su Luis Alberto e della sua convivenza con Milinkovic-Savic: mai definito inadatto alla sua Lazio, ma poco funzionale in assenza di determinate caratteristiche. La fase difensiva e la disponibilità all'aiuto del gruppo sono sempre stati i due principi rimarcati da Sarri. Ora Luis Alberto è un calciatore cresciuto non solo in campo ma anche per quello che è l'impegno mentale da mettere per la Lazio. Intorno a Casale, arrivato tra la convinzione generale di fare da subito coppia fissa con Romagnoli, erano tanti i dubbi nati dopo lo scarso utilizzo nelle prime 5 giornate. Sarri sull'ex scaligero ha dovuto lavorare molto per farlo passare da una difesa a tre con il principio della marcatura a uomo, a un sistema a quattro con il dogma della difesa di reparto.

Lanciato alla sesta giornata proprio contro il suo Verona, Casale ha dimostrato subito un potenziale e un margine di crescita enorme. Con Romagnoli ha ridato sicurezza a un reparto in grado di diventare la seconda miglior difesa del campionato. Il terzo esempio della pazienza di Sarri utile alla Lazio è quella mostrata con Luka Romero. Il talento del classe 2004 era noto da tempo ma il suo impiego rimaneva comunque centellinato. Sarri lo ha seguito e allenato in silenzio proteggendolo dai quei riflettori che rischiano spesso di essere fatali. POi il gol contro il Monza e una fiducia da parte di Sarri e tifosi ora incondizionata pronta a essere suggellata dall'ormai imminente rinnovo.