ROMA - Quello che serviva la Lazio lo ha fatto. Igli Tare ha acquistato praticamente a costo zero (l'indennizzo da corrispondere al Diavolo è inferiore al milione di euro) Mateo Musacchio dal club rossonero. Come ribadito dallo stesso ds biancoceleste durante la presentazione nel nuovo arrivato andata in scena ieri a Formello: "Di concerto con l'allenatore abbiamo deciso di comprare un difensore di esperienza internazionale che conoscesse bene il nostro campionato". Il difensore argentino ha scelto la maglia numero 37 e potrebbe indossarla in campo già domani pomeriggio contro l'Atalanta, nella più classica delle rivincite dopo la debacle di Coppa Italia con i bergamaschi. Il Duro, così viene soprannominato per il suo carattere forte e per la grinta che mette dal primo all'ultimo minuto di partita, andrà a comporre un terzetto "cinematografico" con Acerbi (il Leone) e con Radu (il Boss) che mira a dare spettacolo fino al termine del campionato.
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Lazio da film – Il Duro, il Leone e il Boss
Con un terzetto degno dei film western di Sergio Leone, i biancocelesti si preparano per un girone di ritorno da protagonisti
La crisi del cinema causa Covid, si avvicina alla crisi (volendo esagerare il concetto) della retroguardia biancoceleste. E' innegabile che 37 reti in 27 match fin qui disputati è un bottino che non fa dormire sonni tranquilli, soprattutto se l'obiettivo minimo deve essere la qualificazione in Champions League. Le stimmate del laziale Musacchiole aveva già da tempo, i tifosi biancocelesti non hanno dimenticato quando si rifiutò di sventolare la maglia di Acerbi insieme a Bakayoko durante una sfida ricca di polemiche con il Diavolo, risalente a due anni fa. Ironia della sorte, ora Mateo giocherà proprio a fianco di quel Leone che ha evitato di umiliare e che ha rispettato come è giusto che fosse.
Fra le frasi che ha galvanizzato maggiormente l'ambiente biancoceleste quella riferita agli ottavi di finale di Champions contro il Bayern Monaco: "Non è una missione impossibile, si gioca 11 contro 11, ce la possiamo fare". Tutti pronti per gustarci l'epopea de Il Duro, il Leone e il Boss, prossimamente sugli schermi del vostro televisore e chissà, magari, molto presto anche allo stadio.
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