Lazio, Delio Rossi: “Vi svelo un aneddoto su Sarri. Mentre Zaccagni…”

L'ex tecnico della Lazio, Delio Rossi, è intervenuto ai microfoni di Radiosei dove ha detto la sua su questo nuovo capitolo biancoceleste: "Per la mia Lazio era impensabile sperare di trattenere un calciatore come Milinkovic. Ma stiamo parlando di due squadre diverse e di due periodi diversi. Quando ho visto Inzaghi andare via, ho pensato che il modo non fosse stato quello migliore. Ciononostante, penso anche che sia stata la scelta migliore. Questo ha spinto la società a cercare qualcosa di diverso e forse ha trovato anche qualcosa di meglio. Alla fine dico che ci hanno guadagnato tutti. Comunque non sempre i calciatori hanno bisogno di cambiare tecnico. Altrimenti allenatori come Ferguson e Wenger non sarebbero esistiti. Credo che la differenza la faccia la società. Paradossalmente alle volte è meglio cambiare i calciatori che il mister. Nonostante da noi funzioni esattamente al contrario".

Sul cambiamento tattico

"Tanti anni fa ho studiato una tesi che Sarri portò a Coverciano. All'epoca allenava la Sangiovannese ma si vedeva già il suo spessore. Incredibile pensare che in quel periodo stava per decidere se continuare a fare l'allenatore o se dedicarsi a tempo pieno alla sua carriera lavorativa. Fortunatamente nel suo destino c'era il mondo del calcio. La Lazio deve lavorare intensamente per assimilare il cambio di modulo. L'unica pecca è che tra impegni di club e di nazionale, i suoi calciatori avranno poco tempo per allenarsi secondo i suoi dettami. La prima riforma che bisognerebbe attuare è quella della riduzione delle squadre. La Serie A a 16 o 18 squadre sarebbe meglio. Ciò permetterebbe ai tecnici di lavorare meglio".

Sul mercato

"Zaccagni non è il classico esterno come potrebbero essere Pedro o Felipe Anderson. Lui è più un ibrido tra un'esterno e una mezzala. Di sicuro ha tanta tecnica e copre bene il campo. Lo trovo poco appariscente ma molto utile".