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Lazio a caccia di solidità, la difesa è da horror: sono già tre i gol subiti

Ivan Provedel e Mattia Zaccagni
La Lazio deve ritrovare fiducia e solidità difensiva, il grande fattore della passata stagione: i primi due ko sono un campanello d'allarme
redazionecittaceleste

Di Davide Censi

La Lazio esce sconfitta contro il Genoa nel debutto stagionale all'Olimpico. Tra gli aspetti che preoccupano maggiormente c'è la fase difensiva, che sembra ricordare sinistramente quella del primo anno di Sarri sulla panchina biancoceleste. Tre reti concesse dopo gli impegni contro Lecce e Genoa, mai ne aveva subite così tante nelle prime due giornate da quando il tecnico toscano guida la Lazio. Il copione di Lecce è lo stesso della gara d'andata della passata stagione. Ieri i primi 20' la Lazio non era in campo. Il minimo comune denominatore? I blackout, il grande limite più volte analizzato da Sarri nel corso degli ultimi due anni.

Dopo la sfida con il Lecce si era schierato contro la propria difesa. "Nel secondo tempo i difensori sono andati in difficoltà perché sono gli unici che facevano la fase difensiva" - tuonava dopo il fischio finale al Via del Mare. Ieri si è soffermato maggiormente su un atteggiamento diverso rispetto alla partita di una settimana fa. Incide l'assenza di Elseid Hysaj, diventato un equilibratore del reparto arretrato, soprattutto nella seconda parte della passata stagione. Anche nella serata di ieri Lazzari ha fatto fatica e le condizioni di Marusic ad oggi non permettono a Sarri di avere le stesse garanzie dello scorso anno.

Costa caro il blackout dei primi 20', con Retegui che sentenzia la Lazio. Poi la partita cambia e diventa un assedio sterile a tinte biancocelesti e la casella dei gol fatti segna zero al triplice fischio. Servirà ritrovare la solidità difensiva che ha contraddistinto la passata stagione biancoceleste, con Provedel che dovrà tornare a blindare la propria porta, dopo un anno dominato a suon di clean sheets