Il periodo biancoceleste per Rizi Durmisi è stato il peggiore della sua carriera e confermarlo ci pensano i numeri. Se al Brondby, in Danimarca, e al Real Betis, in Spagna, riusciva a giocare con continuità, quando è arrivato alla Lazio è sembrato totalmente un altro giocatore. Quello che era un titolare per i suoi precedenti club, nella Capitale si è rivelato essere un oggetto del mister. Prima di approdare a Formello, il laterale danese di origini albanesi giocava mediamente più di venti partite all'anno.
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Durmisi: “Voglio dimostrare di essere utile alla squadra e al mister”
Riza Durmisi ci crede. Il laterale danese della Lazio vuole convincere mister Maurizio Sarri a tenerlo in rosa
Il riscatto
Con la Lazio, invece, dall'estate del 2018 ad oggi ne ha collezionate solo 10. Un bottino un po' troppo misero per un calciatore pagato circa 6,5 milioni di euro. Ora che però il classe 1994 è tornato dal prestito alla Salernitana ed è in ritiro con il resto del gruppo, ai microfoni ufficiali della Lazio ha dichiarato tutta la sua voglia di resta, di fare bene e di rivelarsi un elemento utile per la prossima stagione:
Le parole
"Sono felice di lavorare duramente durante questo ritiro precampionato. Voglio dimostrare di essere un elemento utile per la squadra. Devo fare di più, per questo sono il primo ad entrare e l'ultimo che esce dal campo. Mi trovo bene con tutti e sono contento di stare qui. L'ultimo anno passato alla Salernitana lo ricordo con piacere per la promozione. Nonostante abbia giocato poco è stato un anno importante. Con Sarri faccio il terzino, è una posizione che mi piace anche se sono un calciatore offensivo. Ho una predisposizione all'attacco che potrebbe fare comodo al mister. Nella mia carriera ho giocato sia a 3 che a 4 e mi trovo bene in entrambi i modulo. L'obiettivo è fare bene per convincere il mister. So che sarà difficile per via della tanta concorrenza ma darò il massimo. Sarri lavora tanto con la difesa, siamo ottimisti e vogliamo continuare così. Ci tiene a farci migliorare sulle palle inattive. Lo seguiamo tutti molto".
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