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Extra Lazio – Lotito, per il seggio rivendicato in Senato scatta la sospensiva

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Il seggio elettorale resta all'onorevole Carbone in attesa di ulteriori accertamenti sulle schede elettorali

redazionecittaceleste

Nuovo stop al ricorso del presidente della Lazio Claudio Lotito che da tempo rivendica un seggio al Senato. Al suo posto resta quindi in carica Vincenzo Carbone, di Iv, eletto nello stesso seggio in Campania. Decisivo un ordine del giorno proposto da Loredana De Petris, capogruppo del gruppo Misto e approvato dall'aula del Senato. Tale ordine del giorno congela la decisione della Giunta delle elezioni e immunità che precedentemente aveva riconosciuto lo scranno a Lotito. Nell'ordine del giorno - che ha avuto 155 sì, 102 no e 4 astenuti - si chiede il rinvio del caso alla Giunta per rettificare i dati elettorali di proclamazione dei seggi.

La partita elettorale, in ogni modo, non è ancora finita. A meno che, qualche ribaltone politico, non faccia crollare l’attuale esecutivo. La questione riguarda anche un altro politico, l’ex deputato di Forza Italia Michele Boccardi. Sia Lotito che Boccardi sono stati entrambi eletti nel 2018 tra gli azzurri, ma dopo tre anni e mezzo di legislatura sono ancora in attesa di entrare a Palazzo Madama. Il presidente Claudio Lotito rivendica il seggio campano occupato attualmente da Vincenzo Carbone, passato successivamente da Forza Italia a Italia Viva. Il contenzioso riguarda - secondo il ricorrente - l’errato conteggio dei voti al momento dello spoglio delle schede elettorali da parte degli scrutatori.

L’avventura politica di Lotito è cominciata tre anni e mezzo fa, ma è finita subito nel limbo tra presunti calcoli sbagliati dei voti, ricorsi e iter parlamentare. Un anno fa, la Giunta delle elezioni e immunità parlamentari, ha dato ragione a Lotito, votando a favore dell’attribuzione del seggio. Ma tra Covid, provvedimenti urgenti e tempi tecnici, la decisione è finora slittata. Per riesaminare le schede elettorali - e quindi i voti - sarebbero necessarie le schede elettorali, alcune delle quali andate al macero. Per questo motivo, Piero Grasso ha chiesto una sospensiva per acquisire ulteriori elementi discretezza, necessari perché l’applicazione della legge elettorale avvenga sulla base di dati certi e reali.