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Lazio, passato l’esame della discontinuità. Dal 2000 il risultato peggiore

Il rammarico di Milinkovic
Doveva essere l'esame di maturità ma i biancocelesti passano quello della discontinuità con il peggior risultato europeo incassato dal 2000

redazionecittaceleste

Tutti, nessuno escluso, a chiedere scusa sotto il settore ospiti al triplice fischio di Dabanovic. I tifosi prima pretendono spiegazioni, poi cantano, perché la Lazio è la Lazio e questo viene prima di ogni cosa. Un insegnamento di attaccamento alla maglia che ieri non è stato minimamente mostrato dal squadra in campo. Sarri ammira lo spirito dei laziali ma la sua faccia è lo specchio di quello che è stata la serata. Una squadra presuntuosa che non ha mai giocato la partita e fallendo l'esame di maturità a cui era chiamata. La Lazio rimane discontinua, non si centra la terza vittoria consecutiva anzi fa passare in secondo piano quanto di bene fatto fino a oggi. Lo fa con quello che è il peggior risultato europeo dal 2000.

Valencia-Lazio

Lens e Valencia

La sconfitta con il Midtjylland è il secondo peggior risultato europeo in Europa dopo il 6-0 subito dal Lens nei preliminari di Coppa Uefa nella stagione 1977/1978; un'era calcistica fa. La Lazio non subiva cinque gol dal 2000 quando cadde in casa del Valencia per 5-2. L'avversario era di tutt'altro livello e almeno vennero segnati due reti. Alla vigilia Sarri invocava umiltà invece ciò che viene mostrato è il manifesto della superbia e la punizione è arrivata è l'emblema di quello che l'Europa riserva in queste occasioni.

Trappola

La Danimarca doveva essere la terra della svolta, della crescita e della terza vittoria di fila invece si rivela la più classica delle trappole. La Lazio rispetto allo scorso anno fa solo il passaggio inverso, vince in campionato e crolla malamente in Europa. Sarri lo ammette e non vede differenze tra le debacle di Verona e Bologna della scorsa stagione. Un crollo emotivo per il quale Sarri fa mea culpa per non essere riuscito a risolverlo. Poi la benzina gettata sul fuoco: "Qualcuno che trasmette questo germe di superficialità, forse in maniera involontaria, c'è per forza". Ora chi sia e se davvero ci sia non è stato esplicitato; l'unica certezza è che qualcosa da risolvere, alla svelta, c'è.