L'ex giornalista della RAI, Gian Piero Galeazzi, è tornato a parlare di calcio e di Lazio. Il noto giornalista, nonché tifoso biancoceleste, ha detto la sua sul futuro della guida tecnica capitolina. Dopo aver salutato Simone Inzaghi, la dirigenza si è messa alla ricerca di un tecnico. In seguito ad una serie di sondaggi, il nome numero uno è diventato quello di Maurizio Sarri. L'ex Napoli e Juventus potrebbe quindi arrivare nella Capitale per allenare la Lazio. Uno scenario intrigante soprattutto per ciò che potrebbe nascere dall'eventuale scontro tra due caratteri niente male. Sia il mister che il presidente Claudio Lotito hanno delle personalità forti e a tratti imprevedibili. Ecco il pensiero di Galeazzi ai microfoni di TMW:
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Lazio, Galeazzi: “Sarri e Lotito? Due caratteri forti, ma…”
L'ex giornalista e tifoso della Lazio, Gian Piero Galeazzi, ha parlato di Maurizio Sarri e di Claudio Lotito
Su Sarri
"Non parlo della qualità di Sarri come allenatore, credo che valga molto. Tuttavia, mi domando come due personalità forti come di Lotito e del tecnico, potrebbero coesistere. Se le cose non dovessero andare bene potrebbero sorgere problemi. Non credo che si coniugherebbe bene con il presidente. Ciononostante, se tutto andrà per il meglio allora si imboccherà la strada del successo. Se si litiga con Lotito si spezzano le catene. Inzaghi ha fatto un buon lavoro, riuscendo a resistere negli anni. Con un paio di rinforzi in più, la Lazio sarebbe in una posizione di classifica più alta. Alla Lazio servirebbe uno come Mourinho. L'anno scorso dissi che era l'ideale per la Roma ma mi sorrisero tutto. Per questo Sarri andrebbe bene: è un allenatore che non si fa mettere il sale sulla coda".
Sulla Nazionale
Nel corso della chiacchierata, il giornalista ha anche detto la sua sull'Italia a pochi giorni dagli EURO2020: "Sono sorpreso dell'esclusione di Mancini. Pensavo che potesse fare comodo alla squadra. Manca anche Politano, ma forse non è il più adatto allo stile di gioco del CT. Lui va si accentra e certa la conclusione. Vedremo se le scelte daranno ragione al mister. Comunque non credo che l'Italia sia tra le squadre favorite, non mi sento di essere così ottimista. Tuttavia, è il momento giusto per risalire. Peccato che in questo periodo la Nazionale non abbia disputato delle partite di ferro".
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