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Lazio, Grigioni: “Reina esperto, per Strakosha momento delicato”

Reina e Strakosha

La situazione portieri in casa Lazio è tutta da valutare, anche in chiave mercato. Il preparato Grigioni ha detto la sua

redazionecittaceleste

Il preparatore dei portieri della Lazio, Adalberto Grigioni, nelle scorse ore è intervenuto ai microfoni ufficiali del club biancoceleste dove ha raccontato la sua storia. Dopodiché, nel corso della chiacchierata, l'addetto ai lavori capitolino ha anche parlato della situazione estremi difensori in casa Lazio. Pepe Reina e Thomas Strakosha sono due portieri di livello, anche se il secondo sta passando un momento delicato e il primo è prossimo al ritiro. In questa chiacchiera non sono mancati nemmeno gli aneddoti legati al suo passato e alla sua carriera. Ecco il pensiero di Grigioni:

Strakosha e Reina

Sulla carriera

Domenica è stata la mia millesima gara da allenatore dei portieri professionista. Ho iniziato quest'avventura nel 1995 in C2. La prima sfida fu Ternana-Baracca Lupo. Sono 26 anni che ho intrapreso questo incredibile percorso. Spero di aver ancora successo. Ho iniziato questa strada grazie ad un bambino affetto da distrofia muscolare, lui poteva usare solo le braccia. Mi diceva che sarei diventato un grande portiere. Mi diede l'input per fare questo lavoro, è morto quanto aveva 18, nel 1964, dopo ogni importante vittoria il mio pensiero va a lui".

Sui portieri in casa Lazio

"Il parco portieri biancocelesti ha due ottimi elementi comi Reina e Strakosha. Il primo ha grande esperienza, mentre il secondo sta attraversando un momento delicato. Sono comunque felice di aver stretto un rapporto con loro. Il mio merito è quello di aver dato loro entusiasmo. Faccio i complimenti ai portieri che si sono allenati con me e che sono riusciti a rendere al meglio. Credo che sia il ruolo più bello che c'è. Muslera è stato uno dei più bravi ad apprendere velocemente. Era come un computer. Ci mise pochi mesi a migliorare. Mi ha fatto piacere rivederlo, proprio come successo cinque anni fa. Mi ha confessato che sono stato un secondo padre per lui"