Lazio, Immobile e Pedro le certezze. Felipe o Zaccagni dal 1′?

Perfino i progetti più rivoluzionari hanno bisogno di certezze. Il progetto Sarri, quello volto alla costituzione del Sarrismo nel mondo Lazio, non è certo manchevole di certezze. In attacco, ad esempio, non si può fare a meno di Ciro Immobile e Pedro. Il capitano parla da sé: miglior marcatore nella storia della Lazio e perno intorno al quale passano i gol della formazione capitolina. Ciro è croce e delizia: i suoi gol sono l'oro della Lazio, ma al tempo stesso la dipendenza mette nei guai Sarri quando il 17 è infortunato o - perché può succedere - è in una giornata no. Gennaio capita a fagiolo, Sarri non si stancherà mai di urlarlo: serve un vice Immobile. Uno all'altezza. Poi c'è Pedro, arrivato come scartino della Roma e divenuto pezzo fondamentale dell'11. Una seconda giovinezza, quella dello spagnolo, qui nella sponda biancoceleste del Tevere. Sarri non sa farne a meno.

Poi ci sono i pezzi variabili. Sempre per restare sul fronte dell'attacco, questi sono Felipe Anderson e Mattia Zaccagni. Il brasiliano è il titolare per definizione, ma la sua posizione non è inscalfibile, specie al netto delle ultime prestazioni. Oltre al calo di rendimento, Felipe, ha riportato in auge le vecchie fragilità di natura emotiva. Si è incupito dopo Napoli, Sarri deve riprenderlo prima che il giocatone caschi nel tipico turbinio da pensieri negativi che caratterizzano un momento no.

Verso l'Udinese

Ma stasera si torna in campo, e la domanda è la seguente: Felipe Anderson o Zaccagni, a completare il tridente con Immobile e Pedro? Le prove tattiche hanno lasciato spazio alle interpretazioni, anche se il numero 7 appare leggermente avanti. Occhio a Mattia, però. Dopo la bella prestazione di Mosca, contro la Lokomotiv, è a caccia dell'occasione da titolare anche in Serie A. Visto il momentaccio di Felipe, Sarri potrebbe anche decidere di lanciare l'ex Verona a sorpresa. Il dubbio, verrà sciolto solo all'ultimo.