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Lazio, Immobile: “Sul mio infortunio creato un caso limite. Ecco la verità”

Immobile in Nazionale
Al termine della presentazione della terza edizione dell'iniziativa "Partita della Pace", Ciro Immobile ha parlato anche del suo infortunio

redazionecittaceleste

Giornata all'insegna della pace quella andata in scena quest'oggi a Palazzo Pio dove è stata presentata la terza edizione dell'iniziativa "Partita della Pace". Un evento all'insegna dei veri valori sportivi cui la Lazio ha aderito con orgoglio. All'evento presenti due delegazioni di Lazio e Roma. Per i biancocelesti, oltre il presidente Claudio Lotito presente alla conferenza anche Ciro Immobile che si è detto orgoglioso (QUI IL VIDEO) di indossare la fascia da capitano in un evento di tale importanza. Al termine del suo intervento, tuttavia, il capitano della Lazio ha avuto modo anche di tornare sul suo infortunio in Nazionale e sul caso nato per la sua mancata partenza con la squadra.

Immobile riceve la fascia da capitano per l'evento Partita della Pace

Le parole di Immobile

"Devo dire la verità, è stato creato un caso abbastanza inutile. Purtroppo è uscita la notizia della mia foto in partenza, ma stavo solo aspettando Mancini che era andato a Roma a votare e stava tornando in aereo. E ' stata solo una casualità, stavo per partire nonostante io non potessi giocare ma alla fine anche il mister è stato d'accordo sul farmi tornare a casa per svolgere gli esami di accertamento. Era inutile fare il viaggio e quindi erano tutti felici e contenti. Io di certo lo ero di meno perché avrei voluto giocare. Non è stato un infortunio grave ma sarebbe stato molto rischioso giocare. Tutti noi eravamo sulla stessa lunghezza d'onda che era quella di non rischiare. Quindi alla fine sono tornato qui a Roma per svolgere le terapie". Soffermandosi poi sulle sue condizioni attuali Immobile ha così parlato: "Io mi sento bene ma è un po' pericoloso allenarsi e giocare. I dottori mi consigliano di stare fermo però si sa come sono i medici. La situazione ora è un po' al limite, come quando ho lasciato la Nazionale".