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Lazio, la rivincita di Correa su chi lo scartò

Il Tucu quasi un ex della gara

Il Tucu avrebbe potuto vestire la maglia nerazzurra quasi 10 anni fa

redazionecittaceleste

ROMA - Si è parlato negli ultimi giorni del "tallone da killer" di Ciro Immobile con la squadra di Conte. Pe il centravanti campano soltanto una rete in campionato (su rigore) contro i nerazzurri lo scorso 16 febbraio. Ma King Ciro non è l'unico ad essere poco incisivo sotto porta contro i meneghini, anche Joaquin Correa fa fatica quando incontra il club di Suning. Il Tucu non ha mai bucato la porta di Handanovic, pur avendolo affrontato già 8 volte. L'edizione odierna del Corriere dello Sport rivela che per l'argentino si tratta di una gara contro quella che sarebbe potuta essere la sua squadra.

La vicenda risale al 2012. Juan Sebastian Verona consiglia all'amico Javier Zanetti il 18enne Correa, che all'epoca giocava nell'Estudiantes. Il giocatore venne provato dai nerazzurri, ma non ci fu l'accordo sul prezzo, troppi i due milioni richiesti dal club argentino. Poco dopo il Tucu sarebbe approdato alla Sampdoria per 8,5 milioni.

Si può dire che San Siro sia nel destino del numero 11 della Lazio, contro il Diavolo tre reti molto pesanti, ma contro i cugini il tabù dura dai tempi in cui vestiva blucerchiato. Non è mai stato un cecchino sotto porta, ma lo scorso anno è arrivato ad un passo dalla doppia cifra (9 reti). Quest'anno è fermo a 2 e c'è addirittura chi sostiene che un eventuale scudetto possa dipendere proprio dalla vena realizzativa del Tucu. Nell'era Inzaghi tanti tabù sono stati sfatati, fra i più importanti proprio la vittoria a Milano in campionato contro i rossoneri. Chissà che non possa superare questo blocco anche Correa, così giusto per prendersi la rivincita nei confronti di chi non ha creduto in lui quasi 10 dieci anni fa.

Per essere un tenore a tutti gli effetti deve segnare di più. Immobileregna con i suoi 14 centri, seguono Caicedo e Luis Alberto con 6, in terza posizione Milinkovic con 4. La seconda punta titolare della prima squadra della capitale non può limitarsi a due sole segnature in metà stagione.