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Amarcord Lazio – Quarantacinque anni fa, l’addio a Tommaso Maestrelli

Maestrelli

Il 2 dicembre 1976 moriva Tommaso Maestrelli. A 45 anni di distanza, il ricordo dell'uomo e dell'allenatore resta indelebile

redazionecittaceleste

Oggi il doveroso ricordo di Tommaso Maestrelli, a quarantacinque anni dalla sua scomparsa. Non fu soltanto il primo allenatore a vincere lo scudetto, ma ha rappresentato per il mondo Lazio il punto di riferimento. Maestrelli per i suoi ragazzi è stato un padre, un confidente, un uomo pronto a mettersi a disposizione in qualunque momento, soprattutto al di fuori del campo. Era stato calciatore di buon livello, e per questo capiva i suoi giocatori da uno sguardo, da un gesto, da una semplice affermazione. Prima di essere un tecnico, Tommaso Maestrelli era lo psicologo di quella squadra, pronta a gettarsi nel fuoco pur di assecondare i desideri del Maestro.

Arrivò da Foggia tra lo scetticismo dei tifosi che - in maniera del tutto immotivata - gli preferivano Juan Carlos Lorenzo, nonostante la retrocessione appena maturata sul campo. Di fronte alla contestazione durante agli allenamenti al Flaminio, non si tirò indietro. Uno contro tutti. Ed erano in duemila. Con il suo carattere mite, ma al tempo stesso battagliero, riuscì a portarli dalla sua parte, così come riuscì ad allontanare i dubbi dal suo stesso spogliatoio. Di fronte all’immagine di Maestrelli davanti ai tifosi inferociti, anche Wilson e Chinaglia capirono che sì, quell’uomo poteva essere la loro guida tecnica, perché aveva un coraggio da vendere.

Maestrelli ottenne la promozione al primo tentativo, sfiorò lo scudetto l’anno seguente, lo vinse nella meravigliosa stagione 1973-74. La storia di quella squadra, è una favola che i tifosi della Lazio si tramandano di padre in figlio, arricchendola ogni volta di nuovi particolari scoperti nel tempo. Purtroppo una malattia inaspettata e brutale cambiò il copione di quella meravigliosa storia, che avrebbe portato Maestrelli - di lì a poco - ad allenare la Nazionale Italiana. Il tecnico - nonostante tutto - riuscì a salvare la squadra - disorientata e malmessa - dalla retrocessione in Serie B. Tommaso Maestrelli antepose la Lazio a sé stesso. E dopo questo, non c’è altro da aggiungere.