Di padre in figlio, ma anche di nonno in nipote. “Perché io sono nato con questi colori nel cuore, trasmessi di padre in figlio. Ho mille ricordi legati alla Lazio, ma quello più vivo riguarda una vittoria contro il Napoli, la notte in cui si commemorava Giorgio Chinaglia, il ‘figlio prediletto’ di nonno Tommaso. Ogni volta che posso, scappo a vedere la squadra all’Olimpico”. Parole e pensieri di Alessio Maestrelli, figlio d’arte e soprattutto nipote di due ex allenatori della Lazio. Il primo, facile da indovinare, è proprio “nonno Tommaso” Maestrelli, indimenticato mister del primo Scudetto. Il secondo, invece, è Giuseppe Materazzi, alla Lazio nel biennio ’88/’90.
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Alessio Maestrelli, la Lazio nel destino e uno zio campione del Mondo
I nonni ex allenatori biancocelesti, lo zio tra i ventitré eroi di Germania: la storia di un predestinato con una brillante carriera davanti
E se è vero quindi che ha il dna di due allenatori della Lazio, ha anche quello di un campione del Mondo del 2006. Il calcio, insomma, non può non far parte della sua vita. Alessio, infatti, è il figlio di papà Maurizio Maestrelli e mamma Monia Materazzi, a sua volta figlia di Giuseppe e sorella di Marco. Proprio come lo zio gioca da difensore centrale e compirà 19 anni il 28 aprile. Con la maglia della Lazio ha giocato, ma per poco tempo: appena tre mesi negli esordienti. Poi, il ritorno al Tor di Quinto. Dove Alessio si mette in mostra e attira l’interesse del Frosinone, che lo acquista nel luglio 2018.
Lì, dopo un periodo di ambientamento, diventa un elemento imprescindibile della formazione della squadra ciociara. E, con la retrocessione della Lazio Primavera dello scorso anno, i colori biancocelesti tornano a incrociare il suo destino. Quest’anno, infatti, ha affrontato la squadra di Calori a novembre, all’andata, e nel ritorno del 27 marzo. Pareggiando alla prima e perdendo alla seconda, segnando però il goal della squadra ciociara, sebbene aiutato da due deviazioni. Una strana soddisfazione, forse da scherzo del destino, per chi la Lazio la porta nel cuore. Intanto, sabato scorso è arrivata anche la soddisfazione dell’esordio in Serie B. Mandato in campo da un altro campione del Mondo del 2006, Fabio Grosso, al posto di un ex Lazio, Sergio Kalaj: curiosi giochi del destino.
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