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Lazio, Parolo: “Inzaghi puro istinto. Sarri l’ideale per ripartire”

Inzaghi e Parolo

Il pensiero di Marco Parolo, ex centrocampista della Lazio, su Simone Inzaghi: prossimo avversario dei biancocelesti

redazionecittaceleste

I microfoni della Gazzetta dello Sport, in vista del ritorno di Simone Inzaghi allo Stadio Olimpico, hanno pensato bene di ascoltare il pensiero del suo ex leader dello spogliatoio biancoceleste Marco Parolo. Il tecnico in panchina e il centrocampista in campo, hanno dato vita ad una delle parentesi più belle in casa Lazio. Ora, però, sia l'uno che l'altro hanno iniziato avventure diverse. L'allenatore è finito sulla panchina dei campioni d'Italia in carica, mentre il calciatore ha appeso gli scarpini al chiodo per iniziare la carriera di opinionista. Di seguito ecco il pensiero di Parolo sulla tanto attesa sfida che vedrà i capitolini affrontare i nerazzurri:

Parolo e Inzaghi

Sull'ex Inzaghi

"Se dovessi descrivere Inzaghi con una sola parola, direi istinto. Lo si vede da come esulta o dai gesti che fa. Mi ricordo quando contro la Juventus ha letteralmente spostato Marusic per fargli battere la rimessa laterale in avanti. Quello fece nascere il goal di Caicedo. L'esempio migliore però è quello di Kiev. Quando De Vrij ha segnato il 2-0, il mister è scivolato sulla pista di atletica ma si è rialzato e ha esultato come se nulla fosse. Questo è Inzaghi. Ciononostante, credo che sia stata giusta la decisione di vestire nerazzurro. Era entrato troppo in confidenza con i giocatori. Il suo ciclo nella Capitale era giunto al termine. Un tecnico istintivo come lui aveva bisogno di una nuova scossa. All'Olimpico mi aspetto applausi nei suoi confronti, se li merita. Se invece lo fischieranno sarà per il troppo amore provato".

Sulla nuova Lazio

"Sarri è l'uomo giusto per la Lazio. Tuttavia, sta facendo i conti con situazioni che il club porta avanti da anni. Si sta comunque impegnando per migliorare le cose. Ha visto il derby e l'ha fatto in maniera emotiva. L'ideale per ripartire. Felipe Anderson ha grande talento, forse più di qualsiasi altro giocatore con cui abbia condiviso un club. Sono d'accordo con il mister quando dice che rende meno di quanto potrebbe. Qualche screzio con Inzaghi c'è stato, ma rimane un top player".