Rivoluzione in vista non solo in prima squadra, in casa Lazio. Cambiamenti, infatti, sono attesi anche per quanto riguarda la Primavera. Dopo aver fallito la promozione in Primavera 1, infatti, è evidente come sia necessario riprogrammare e cambiar rotta al più presto per la squadra biancoceleste. Difficile lo si faccia, almeno per quest’anno, dal punto di vista della gestione dirigenziale. La Primavera, a differenza del resto del settore giovanile, è in mano a Tare. E i risultati sono abbastanza inquietanti. Si era parlato di Fabiani, ma difficilmente si farà qualcosa in questo senso a meno che Lotito non sia disposto a concedere anche ruoli importanti per quanto riguarda la prima squadra. Ci sarà poi da parlare con Bianchessi, in scadenza nel 2023 come il ds albanese. Ma, intanto, ci sarà da pensare al prossimo anno, a partire dalla guida tecnica.
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Lazio Primavera, urge il cambio di rotta: Rocchi verso la panchina
E la corsa, in questo caso, è tra due nomi. O la conferma di Alessandro Calori, difficile ma non impossibile nonostante tutto, o la promozione - più probabile - di Tommaso Rocchi. L’ex attaccante della Lazio è ora a Coverciano per il Master ma c’è una promessa in atto con il presidente Lotito. I due potrebbero vedersi già nel weekend o, al più tardi, entro il prossimo fine settimana per formalizzare l’accordo e dare il via alla riprogrammazione dopo una mancanza promozione e due retrocessioni in tre anni. A quel punto, poi, ci sarà da pensare anche alla squadra.
E anche in questo caso le mosse da portare a termine sono innumerevoli, provando quanto meno a salvare il salvabile. Andrà infatti via a parametro zero Giacomo Moretti, portiere classe 2003 e più impiegato nella scorsa stagione, dopo non essere stato contattato per il rinnovo. Ci sarà da risolvere poi le situazioni legate a Romano Floriani Mussolini (scadenza 2024) e Simone Castigliani (scadenza 2023). Non hanno ricevuto ancora chiamate e aspettano il rinnovo, ma - se la Lazio dovesse dare l’ok - sarebbero entrambi contenti di partire in prestito. Non attira, infatti, l’idea di un altro anno in un campionato poco competitivo come quello Primavera 2. Problema evidente non solo per i due calciatori, ma per tutti i ragazzi che trovano sempre meno spazio e sempre meno considerazione a causa di investimenti verso altre frontiere.
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