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QDL – Pieretti: “Lazio, serviranno 15 punti. Sarri? Dubito possa dimettersi”

Sarri

Le parole di Simone Pieretti intervenuto oggi a Quelli della Libertà, in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei

redazionecittaceleste

È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei, il giornalista Simone Pieretti. Di seguito il suo intervento. “Le qualificazioni in Europa? Se la Roma dovesse vincere la Conference l’Italia il prossimo anno non manderebbe squadre in Conference. Lazio in Conference o fuori dalle coppe? Se dovessi scegliere rimarrei fuori. Ma il bilancio della Lazio dice che qualsiasi ricavo possa arrivare nella prossima stagione è ben accetto. Poi qui ci si scontra con un discorso di prospettive e uno di programmazione. Si tratta di risorse da avere a disposizione. Seppur minime, non avere le risorse dell’UEFA sarebbe pesante per la Lazio. Al momento la situazione non è brillante, ovviamente l’auspicio è che la Lazio possa centrare l’Europa League per riequilibrare un bilancio che secondo me sarà squilibrato di diversi milioni di euro.

Zaccagni e Felipe Anderson

Calendario e classifica? Penso che il calendario della Lazio sia di quelli importanti, ma non proibitivo. Le squadre stanno cambiando di volta in volta, il Torino sembrava ormai una squadra tranquilla, ma contro i rossoneri ha fatto una partita incredibile. Penso che la Lazio dovrà giocarsi le proprie possibilità, ma per l’Europa League serviranno più o almeno di quindici punti secondo me. Contro rossoneri e bianconeri serviranno prestazioni importanti. Anche le altre non hanno percorsi impossibili. La Fiorentina ora avrà due gare facili, ma poi il calendario si complicherà anche per i viola. Bisogna capire anche quale sarà la situazione delle varie squadre avvicinandosi alla fine del campionato. Per esempio per l’Atalanta non vedo moltissime insidie.

Il rinnovo di Sarri e il mercato? Andare sui parametri zero è un vantaggio per i cartellini ma non per il monte ingaggi. La Lazio dubito abbia grande potere contrattuale, penso che potrà puntare su un paio di giocatori con contratti pesanti. Gli altri penso saranno giocatori di prospettiva. Il discorso su Sarri secondo me parte da lontano. La società ha offerto un triennale, il tecnico invece ha firmato per due anni. A Natale il rinnovo sembrava vicino, ma la situazione rimane non semplice. La Lazio è vero che rischia di fare un altro anno di transizione. Ma allo stesso tempo il tecnico ha un contratto di 3,5 milioni più bonus, non credo si tirerà indietro. E la Lazio raramente ha allontanato i propri allenatori: non immagino né che Sarri possa dimettersi né che possa essere mandato via. L’unica soluzione sarebbe quella di una eventuale altra squadra”.