Lazio, Radu all’ultimo ballo ma prima dell’addio vuole la Champions

Lo ha annunciato ad Auronzo ai microfoni dei canali ufficiali biancocelesti, dopo averlo sussurrato più volte a bassa voce e pensato chissà quante altre. Quella alle porte sarà l’ultima stagione da calciatore per Stefan Radu. Dopo l’addio di Chiellini verso l’MLS e il ritiro di Magnanelli, è il calciatore più fedele di tutta la Serie A. Non raggiungerà i gettoni di questi due calciatori, ma prima di chiudere Radu vuole essere ancora protagonista e, soprattutto, vuole portarsi a casa delle soddisfazioni. “Voglio svuotare il serbatoio, ma prima spero di conquistare qualcosa d'importante quest’anno” sono state le sue parole. Scontato dire quale sia il traguardo che vuole per la sua Lazio.

Oggi Stefan Radu è a 424 presenze con la maglia della Lazio, il più vicino è Beppe Favalli staccato di ventitré gettoni. Prima dell’addio ci sarà modo di migliorare questi numeri, magari chiudendo in bellezza con quella maglia che è ormai diventata una seconda pelle. Era arrivato a gennaio 2008, poco più che ventunenne, dalla Dinamo Bucarest. Da allora non sue ne è più andato, riuscendo a essere determinante per ogni allenatore passato sulla panchina biancoceleste. Anche per Sarri, nonostante un avvio difficile. Il mister lo ha schierato quando necessario e lui ha sempre risposto presente: ai limiti fisici ormai importanti il difensore ha sempre risposto con l’intelligenza e l’esperienza.

Capitano senza fascia, Radu è un leader dello spogliatoio della Lazio. In questa ultima stagione proverà il più possibile a dare un contributo dentro e fuori dal campo, problemi permettendo. Lo scorso anno fu una fascite plantare a fermarlo nel momento di maggior rendimento. Ad Auronzo Sarri lo ha provato sempre da terzino sinistro, riportandolo al ruolo delle origini. Chiuderà come aveva iniziato Stefan Radu, pronto a spostarsi al centro in caso di emergenza. Ma, soprattutto, desideroso di chiudere riportando la Lazio nella più importante competizione del continente.