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Lazio, Ripert: “La squadra sta bene. Covid? Devastante: ecco quanto ci vuole per tornare in forma”

Lazio, Ripert sulla condizione del club

Il preparatore atletico della Lazio, Fabio Ripert, ha detto la sua sulla condizione del club biancoceleste per questo rush finale

redazionecittaceleste

Il preparatore atletico della Lazio, Fabio Ripert, poco fa è intervenuto ai microfoni ufficiali del club per fare il punto della situazione in casa biancoceleste. Per la società capitolina l'obbiettivo di inizio stagione è quello di confermarsi in Champions League. Il cammino però, ha visto la Lazio a tratti arrancare. E, infatti, ora si ritrova a dover inseguire le rivali per piazzarsi almeno al quarto posto. Oltre ad essere un membro dello staff biancoceleste, Fabio Ripert è anche un fedelissimo di Simone Inzaghi. Tant'è che è alla Lazio dall'ormai lontano 2010. Periodo in cui iniziò la sua avventura in supporto delle giovanili. Da lì tutta la trafila che lo ha portato in prima squadra. A volerlo fortemente al suo fianco, naturalmente, è stato lo stesso tecnico piacentino. Ecco di cosa ha parlato il preparato atletico ai microfoni della prima squadra della Capitale:

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"Questo campionato è stato particolare, visto il poco tempo passato con l'ultimo. La preparazione è stata ovviamente diversa dal solito, viste le sole due settimane di recupero. Alla fine di questa stagione sarà fondamentale staccare la spina e ricaricarsi. La squadra però sta bene, non ha registrato un calo fisico importante. Adesso cercheremo di portare tutti al massimo della condizione tutta la squadra, tra chi è impiegato meno e chi di più. Servirà essere perfetti perché non si potrà sbagliare. Covid? Sicuramente ci ha influenzato, colpendo molti calciatori. Ci vogliono almeno sei settimane per ricondizionare un atleta sull'aspetto atletico.

"Rispetto al passato, i calciatori di oggi corrono di più, arrivando anche a 14 km a partita. Questo ovviamente comporta un aumento degli infortuni che però arrivano principalmente in partita, dove c'è il massimo dello stress atletico e psicologico. Acerbi? Parliamo di un calciatore mentalmente al di sopra della norma. Ha capacità di recupero incredibili, è importante anche la gestione del ruolo e l'alimentazione, cose che Francesco controlla bene".