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Lazio-Roma, Sarri: “Ho detto ai ragazzi di lottare per il popolo laziale. Mou…”

Sarri
Le parole del mister biancoceleste, intervenuto direttamente dalla sala stampa dell'Olimpico a pochi minuti dal triplice fischio del derby

redazionecittaceleste

Ancora Lazio, ancora una volta. Roma è biancoceleste per due volte di fila nella stessa stagione per la prima volta dall’annata 2011/12. Al triplice fischio di Massa, Zaccagni vale i tre punti e la supremazia cittadina. Alla Roma rimane solo la frustrazione di una partita giocata più a cercare di innervosire la Lazio che riprendere una gara, alla fine, mai realmente in discussione. A fine partita mister Sarri, in conferenza stampa, ha commentato la prestazione dei suoi:

I dati gliel'hanno riportati, è entrato nel cuore dei tifosi. Le sue emozioni pre, durante e post gara?

"Se qualcuno pensa di potersi abituare a un derby sbaglia. Più stai in un ambiente più lo senti. Ho giocato negli stadi più importanti d’Europa ma la notte prima ho sempre dormito. Sta notte invece ho fatto fatica. Sono contento per il popolo laziale, oggi lo stadio era uno spettacolo".

Mourinho ha detto che la Lazio non ha altre competizioni, ma la Roma ora non ha altri derby

"Lascialo fare, lui è così. A me rimane anche simpatico a volte, non c'è niente da rispondergli. Abbiamo vinto il derby, non vogliamo fare polemica".

Hai temuto l'arroccamento della Roma?

"Ho già letto i dati della gara, l'espulsione può averci agevolato ma prima del rosso la nostra supremazia territoriale era di 71 a 29, poi naturalmente l'episodio agevola. Negli spogliatoi ho raccomandato di non avere fretta e che prima poi il buco per entrare si sarebbe trovato".

Sedici clean sheet in campionato, cinque consecutivi. Quest'estate se lo sarebbe aspettato?

"Ero convinto di poter fare meglio ma forse non così. Romagnoli è un pedina importante, sembra nato apposta per difendere in questo modo e penso che lui sia diventato una guida anche per gli altri. Voglio spendere una parola per Hysaj: negli ultimi due mesi e mezzo è uno dei terzini migliori in Serie A. Lo scorsa stagione le critiche potevano essere giustificate, ma quest’anno no".

Più di 5 punti sul secondo posto. Questa Lazio ha testa e gamba?

"Bisogna stare molto attenti. Il calendario nostro ora è il più difficile ma adesso si parla del nulla. Ora si parla sempre di partite più o meno facili sulla carta, poi vanno giocate".

L'assenza di Mourinho è stato un vantaggio?

"Noi (allenatori ndr) siamo più importanti prima, durante ti trovi in mezzo a 70mila persone che urlano, ti sente solo chi gioca davanti a te. Le decisioni che danno gli altri comunque arrivano dall'allenatore".

Aveva preparato qualcosa di particolare sul versante sinistro visto che c'era Zalewski che non è propriamente un difensore? Ha detto che avete visto molte immagini della Roma sia in campo che extra campo, a che si riferiva?

"Non mi riferivo a nulla in particolare. La Roma è molta compatta come squadra e io avevo solo detto che questo è il loro modo di stare in campo e noi non dovevamo entrarci dentro. Questa era una partita in cui ovviamente sarebbero uscite tante sanzioni, e speravo di pagare il meno possibile. Si erano preparati molti palloni di quel tipo, soprattutto dove loro abbassano l'esterno"

Lei ha parlato di Romagnoli che ha ritrovato la Nazionale, Zaccagni invece ancora no, cosa deve fare?

"Io ho detto menomale che non è stato convocato in Nazionale. Oggi aveva un'adrenalina addosso, ora deve riposarsi poi tornare ad allenarsi. Penso che a Zac ora riposarsi faccia solo che bene".

Adesso che le altre italiane sono impegnate nelle coppe, lotterete alla pari per un posto in Champions

"Io preferivo esserci in coppa però ora è chiaro che ci potrebbe portare qualche vantaggio. Vediamo in futuro, ora si parla sempre di ipotesi, percorribile, ma pur sempre un'ipotesi".

In zona mista Zaccagni ha detto non sono state tanto le parole di Mourinho ma che è stato lei a caricare al meglio la squadra, cosa gli ha detto?

"Ho detto solo che questa partita ha valenza doppia. Gli ho detto che dobbiamo entrare e lottare per il popolo laziale ma che è anche uno scontro diretto e quindi entrare e lottare per noi. In campionato un po' di continuità la stiamo trovando. La mia sensazione è che la testa dei giocatori, inconsciamente, ha sentito più gli obiettivi di campionato che di coppa".