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Lazio, 33 gol fatti e 1 subito: Sarri soddisfatto della difesa, Pedro goleador

Pedro
Il tecnico biancoceleste sta plasmando il pacchetto arretrato a sua immagine: subita una rete su palla inattiva. In avanti, Pedro è scatenato

redazionecittaceleste

Si chiude con trentatré reti segnate e soltanto una subita questa prima parte di preparazione estiva della Lazio sotto le Tre Cime di Lavaredo. I quattro avversari affrontati dai ragazzi di Sarri non sono stati proibitivi, è giusto specificarlo. Ma passi avanti importanti si sono visti anche solo rispetto allo scorso anno, quando dopo due test contro rappresentative locali arrivarono una vittoria e un pareggio, con un totale di tre gol subiti, contro Triestina e Padova. E proprio la Triestina, avversaria anche quest’anno, è stata l’unica squadra in grado di segnare ai ragazzi di Sarri. Seppur su punizione e seppur con Adamonis in porta.

Romagnoli e Sarri

Bilancio per la nuova difesa quindi quanto mai positivo. È Sarri il primo a essere soddisfatto: ha ottenuto i giocatori che voleva, ora potrà lavorarci al meglio. Magari già dal prossimo mini ritiro in Germania, al confine con l’Austria, dove la Lazio affronterà altre due amichevoli contro il Genoa - 27 luglio - e contro il Qatar - 30 luglio. Poi il ritorno a Roma per qualche giorno prima di volare in Spagna, dove il 6 agosto si giocherà contro il Valladolid. Salvo sorprese, sarà l’ultima gara prima dell’inizio del campionato fissato per il 14 agosto alle 18:30 allo stadio Olimpico di Roma, contro il Bologna.

Per una difesa che va bene, però, qual è il rendimento dell’attacco? Dei trentatré gol segnati fin qui, sono trentadue quelli messi a segno dai biancocelesti, più un autogol. Il capocannoniere è Pedro, arrivato a cinque reti complessive. A quota quattro si trovano invece Toma Basic e Felipe Anderson. Tre gol per il nuovo arrivato Matteo Cancellieri. Due gol per Akpa Akpro e Kiyine, così come per Ciro Immobile, Luis Alberto, Raul Moro e Luka Romero. Una rete, infine, per Bertini, Milinkovic, Zaccagni e Cataldi. Quest’ultimo, inoltre, è stato eletto come terzo capitano: senza Immobile o Milinkovic in campo, la fascia è sempre andata sul suo braccio. In un’altra occasione senza nessuno di questi tre in campo, invece, la fascia è passata sul braccio di Felipe Anderson.