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Lazio, Sarri aspetta risposte contro il Qatar: ieri altro discorso alla squadra

La Lazio a Grassau
Il mister biancoceleste ha parlato ai suoi ragazzi prima di iniziare la seduta d'allenamento mattutina: “Ok la stanchezza non i cali mentali”
redazionecittaceleste

Di Michele Cerrotta

Doppia seduta programmata, doppia seduta confermata. Nonostante le intenzioni non dichiarate. In previsione del post amichevole contro il Genoa Sarri e il suo staff avevano pensato di concedere mezza giornata libera alla squadra, o al massimo far svolgere un allenamento blando ai biancocelesti. Ma la Lazio vista in campo nella gara di mercoledì ha cambiato ogni piano. Non tanto per la sconfitta, quanto per la pessima prestazione messa in campo. E non bastano i comprensibili momenti di assestamento necessari per una linea difensiva rinnovata a spiegare tutto. Sarri chiedeva alla Lazio una linea alta, Romagnoli e soprattutto Casale sono andati in difficoltà.

La Lazio a Grassau

Il primo viene da un anno tormentato dalla pubalgia, il secondo da un sistema di gioco totalmente diverso. Ci sarà tempo per registrare i movimenti, tempo anche per migliorare aspetti come il palleggio senza Luis Alberto o la cattiveria del tridente offensivo. Ma Sarri non vuole più vedere cali di concentrazione o una squadra moscia in campo. E lo ha spiegato molto chiaramente ieri mattina alla squadra. È stato il primo a scendere in campo al Das Achental Resort di Grassau. Ha aspettato la sua Lazio e, una volta raggruppati i giocatori, ha fatto la sua ramanzina.

Si può essere stanchi per i carichi, non si può sbagliare atteggiamento ed è successo. Non può accadere più” il concetto fatto passare dal tecnico e riportato dal CorSport. Calmo e controllato, senza alzare i toni, ma deciso per far penetrare il messaggio a fondo. Poi il via alla seduta, dedicata a un lungo ciclo di ripetute sul campo. Nel pomeriggio, poi, una serie di partitelle. Oggi altra doppia seduta, domani rifinitura e gara contro il Qatar. Lì, in Austria, vorrà allora vedere i primi segnali di cambiamento da parte della sua squadra. Si possono sbagliare le prestazioni nelle gare di fine luglio, ma non gli atteggiamenti.