La Lazio continua la preparazione in vista della terza giornata di campionato. Venerdì allo Stadio Olimpico arriverà l'Inter di Simone Inzaghi. Sfida delicata per entrambe le squadre e dal sapore ovviamente particolare visto il recente passato biancoceleste del tecnico meneghino. La Lazio, a lavoro in quel di Formello, non vuole deludere e battaglierà al massimo per concedere il meno possibile ai neroazzurri. La Prima squadra della Capitale ripartirà da ciò che di buono è stato mostrato contro il Torino: una solidità difensiva, prolungamento di quanto fatto contro il Bologna. Un solo gol, tra l'altro su rigore, in due partite lascia ben pensare soprattutto visto che sono stai arginati due ottimi attaccanti come Arnautovic prima e Sanabria poi. Con tutto il rispetto del caso nulla a che vedere con la temibile coppia composta da Lautaro e Lukaku che si presenterà venerdì.
news
La Lazio mostra solidità e compattezza ma manca velocità d’esecuzione
Velocità d'esecuzione
Cosa manca allora alla Lazio? Spicca la lentezza d'esecuzione delle idee biancocelesti. La gara contro il Torino ha mostrato questo piccolo limite sopratutto quando il pressing alto dei granata, che portavano 6 uomini in pressione al limite dell'area, non riusciva ad essere spezzato. Poco fluido il giro di palla per spezzare il pressing e riuscire così a impostare l'azione passando per il centrocampo. La Lazio è stata, invece costretta, a più riprese a trasformare Provedel nel regista chiamato più volte a lanciare la palla lunga sperando in una sponda di Milinkovic.
Luis Alberto
In questo caso più che in qualsiasi altro pesa l'assenza di Luis Alberto. Lo spagnolo che può avere sì delle importanti mancanze dal punto di vista della compattezza a centrocampo detta i ritmi scandendoli con il talento che solo in pochi possano avere. Schierare Basic e Vecino consente a Sarri di avere una fisicità importante a centrocampo perdendo, tuttavia, della qualità necessaria per impostare il suo tipo di gioco spezzando le linee avversarie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA