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RIVIVI IL LIVE | Sarri: “Alibi? Basta ca***te, non date degli imbecilli ai giocatori “

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Tutte le parole di Sarri intervenuto in conferenza stampa per presentare la gara di domani con l'AZ per il ritorno degli ottavi di Conference

redazionecittaceleste

Un impegno allo stesso tempo tanto delicato quanto importante: la Lazio domani sul campo dell'AZ tenterà la rimonta dopo la deludente sconfitta dell'andata. L'1-2 con cui gli olandesi si sono imposti nella prima delle due gare non dà la certezza della qualificazione ma rende poco agevole la gara per i biancocelesti soprattutto dal punto di vista della gestione delle energie in vista della stracittadina di domenica. Mister Sarri ha parlato già di "priorità" dopo lo 0-0 di Bologna e oggi, in conferenza stampa, ha presentato la gara di domani.

Quanto le disturba il fatto che le italiane hanno fatto bene in Europa e la Lazio è l'unica ad aver perso?

"Vuol dire che siamo peggio delle altre squadre italiane. Io penso che prima di pensare a far bene in Europa bisogna farlo in Italia. L'evoluzione del Napoli insegna. E' chiaro che la grande valutazione che farò a fine anno sulla mia squadra sarà sul mio. Per domani sera vediamo di metterli in difficoltà e se c'è modo di passare il turno"

Quella di domani è un'opportunità o una gara di passaggio verso un altra gara?

"Se si parte con la testaa un'altra gara non c'è opportunità. Alle altre gare ci penseremo dal giorno dopo ma l'unico modo per passare il turno è essere motivati e grande coinvolgimento da parte del gruppo. Se manca questo le opportunità non esistono".

Le dichiarazioni post Bologna su un'eventuale scelta. Quelle parole possono essere demotivanti per la squadra?

"Io ho detto cosa mi darebbe più gusto. Uno che prende centinaia di migliaia di euro al mese non può avere questo tipo di alibi. Smettiamola di dire c*****e e di dare degli imbecilli ai giocatori. Sono adulti e a volte sotto stress può succedere di sbagliare ma succede a tutti in ogni tipo di lavoro. I giocatori penso che la pensino come me. Ci sono gare che ci danno più gusto e alcune che ce ne danno di meno. Ora però pensiamo solo a domani e vediamo se riusciamo a mettere a posto il tutto".

Quali sono le insidie della gara di domani e che qualità serviranno per superarle?

"Loro sono bravi nel rubar palla nella metà campo e essere pericolosi in pochi secondo. Quando si difendono bassi ci hanno concesso tante possibilità che non abbiamo sfruttato ma penso che il filone sia questo".

Pensa che l'Europa sta incidendo sul campionato? Stanno fallendo quelle dietro?

"Quello è un Napoli che ha perso un campionato a 91 punti. Guardando i punteggi medi ho senti un commento sulle squadre in zona Champions che non stanno correndo. La proiezione però sarebbe di 71 punti per la quarta e la scorsa stagione la quarta ne aveva 70. C'è chi parla andando contro alla matematica. Il nostro campionato penso sia molto competitivo, meno rispetto alla Premier League, ma lì la differenza patrimoniale è enorme. La Nazionale ha vinto un Europeo ma pensare che il movimento calcistico di un paese sia rappresentato della Nazionale è sbagliato".

Sui possibili cambi?

"Quando parli di una competizione a eliminazione diretta c'è sempre la possibilità di uscire . Abbiamo avuto pochi infortuni muscolari. Noi dal 4 gennaio giochiamo ogni 3/4 giorni e questo comporta dei decadimenti ma io parlo di cose che non interessa più a nessuno come posso dire che questo campo è osceno . Sono l'unico dinosauro che guarda queste cose nel calcio. I cambi si faranno in base a quello che abbiamo visto questi giorni e in base a ciò che ci dice il medico".

La gara di Bologna è stata dispendiosa: come sta Luis e Milinkovic?

"A Bologna abbiamo avuto i numeri più elevati di questi due anni. Luis ha avuto questo episodio però in allenamento l'ho visto abbastanza ripreso. Milinkovic nelle ultime 5 ne ha fatte 3 ma quale sia la scelta più giusta in questo momento non lo so. Milinkovic andrà anche in Nazionale, ho la fortuna di essere vecchio e vicino a smettere".

Immobile?

"Non so, siamo partiti con lui ancora in clinica".