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Lucescu: “Marcos Antonio? Lo vedo più mezzala ma lo consiglio alla Lazio”

Lucescu

Le parole del noto allenatore sul possibile primo acquisto di questa fondamentale estate in casa biancoceleste: tutto ciò che c'è da sapere

redazionecittaceleste

Mi ha anche segnato”. Esordisce così Mircea Lucescu nell’intervista concessa alle colonne de Il Messaggero. L’attuale tecnico della Dinamo Kiev è il secondo allenatore più vincente della storia dopo Sir Alex Ferguson e si è espresso sul prossimo nuovo acquisto della LazioMarcos Antonio. Di seguito le sue parole. “Lo conosco bene, è un buon giocatore: dinamico, tecnicamente di alto livello. È interessante come profilo, ma posso parlarne soltanto da avversario. Affrontandolo, ho notato che è un calciatore speciale a centrocampo. È qualitativamente molto valido ma è cresciuto anche tanto da un punto di vista tattico. Ha la fortuna di avere una visione di gioco eccezionale.

Marcos Antonio in contrasto

Tra i suoi pregi metterei anche la duttilità di certo. Si tratta di un numero 8 classico, perché è dotato di grandi capacità offensive e segue sempre bene l’azione ma ha anche modo di farsi valere dietro. L’ho affrontato in partita e seguito in altre gare in Ucraina e per questo posso dire che si tratta di un grande profilo, mi piace molto. Se è adatto per il 4-3-3 di Sarri? Partirei dal fatto che non penso che Sarri possa rimanere sempre fisso sulle sue idee e il suo stile di gioco. Si diventa troppo schematici in questo modo. Credo che valuterà cosa fare anche in base ai calciatori che avrà a disposizione. Detto questo, penso che Marcos Antonio potrebbe giocare tranquillamente da mezzala in un 4-3-3, o sulla destra o sulla sinistra: per lui è indifferente viste le qualità di cui dispone.

Diciamo che lo vedo più da mezzala che come mediano. Lui arriva bene nell’area avversaria e poi è rapido nelle idee. Fa passaggi sempre precisi e veloci, sbaglia raramente. Ed è un giovane ma, nonostante abbia 21 anni, ha già sulle spalle tanta esperienza. Ha giocato in Champions, Europa League e nel campionato ucraino, che non è semplice perché molto fisico. Lui è molto esile, ma dal punto di vista qualitativo ha dato qualcosa di più allo Shakhtar. Penso possa fare bene anche in Serie A, in Ucraina ha vinto quattro trofei e battuto lo scorso anno il Real Madrid. Quest’anno ha fatto bella figura anche contro l’Inter. Da collega a collega lo consiglio a Sarri: nonostante non lo abbia allenato, per me è approvato assolutamente.