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Midtjylland-Lazio, Dabanovic ordinario nella debacle biancoceleste
Primi cinque minuti in cui Dabanovic è chiamato in causa solo per fermare il gioco dopo uno scontro tra due giocatori del Midjylland. Le sensazioni almeno all'inizio sono che per il fischietto montenegrino ci sarà da lavorare visto pressing estenuante e convinto dei danesi. Al 12° minuto poteva starci la punizione dal limite chiesta da Immobile per una trattenuta ai suoi danni. Dabanovic fa capire il metro che deciderà di usare fin dal 15° quando non sanzione un intervento duro su Luis Alberto prima e al 21° su Isaksen. Sul gol del Midtjylland check del Var sulla posizione di Isaksen, che è regolare e gol confermato. Dabanovic tuttavia sembra abbracciare tropo la filosofia del lasciar correre, al 42° netto il fallo su Felipe Anderson ancora non sanzionato.
Secondo Tempo
Al 4° minuto della ripresa Cataldi e Radu abboccano insieme alla finta di un incontenibile Isaksen, Cataldi lo trattiene in area e Dabanovic indica il dischetto. Primo giallo al 54° ai danni di Paulinho che allarga il gomito colpendo al volto Cancellieri. Giusto il cartellino giallo a Lossl, portiere danese, al 60°quando impiega un po' troppo per riprendere il gioco. Al minuto 66° Isaksen fa di nuovo ciò che vuole in area di rigore, steso da Marusic, netto il calcio di rigore. Nella serata peggiore della storia recente della Lazio Dabanovic dopo il gol del 5-1 del Midtjylland ha ben poco da fischiare se non falli di frustrazione a tinte biancocelesti. Al 87° proteste di Cancellieri per un contatto che sembra esserci ai suoi danni in area di rigore ma né Dabanovic né il Var intervengono. Al 93° arriva l'unico intervento di Dabanovic che la Lazio è lieta di aver sentito in questa partita: fischio finale.
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