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Milan-Lazio, Massa all’inglese: bene l’agonismo ma Adlì finisce incensurato

Davide Massa
Il punto su tutti gli avvenimenti da moviola nella gara giocata dai biancocelesti contro il Milan diretta dal signor Davide Massa di Imperia

Primo Tempo

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Neanche un minuto e Massa manca il primo cartellino della gara: nonostante fossero passati appena pochi secondi l'intervento in ritardo di Adlì su Luis Alberto avrebbe meritato la sanzione. Recidivo Adlì all'11° che stende, in maniera meno vigorosa rispetto a prima, Felipe Anderson con Massa che comunque grazia ancora il francese. Falli che salgono a tre al 19° questa volta il francese frana su Guendouzi, per il direttore di gara non è ancora sufficiente per estrarre il cartellino. Metro che si applica anche quando è il francese della Lazio a stendere Reijnders scampando alla sanzione. Timide proteste al 34° da parte del Milan dopo un lieve contatto in area tra Leao e Marusic ma Massa fa segno al portoghese di rialzarsi. Poteva starci il giallo anche per Zaccagni per imprudenza quando sbracciando in corsa colpisce sul volto Calabria. Tanti contrasti forti, forse anche troppi con il fischietto ligure che non interviene quasi mai rischiando di perdere dalle mani la gara.

Secondo Tempo

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Il secondo tempo si apre con lo stesso agonismo del primo, tanti i duelli al limite del fallo con Adlì che allo scoccare del 50° collezione il suo 5° fallo di giornata. Il primo giallo arriva al 51° che in netto ritardo calcia solo Theo Hernandez non colpendo il pallone. Agonismo che nonostante il passare dei minuti non cala e Massa che interviene a più riprese. Il secondo giallo arriva al 64° ed è sempre a tinte biancocelesti: puntio il body check di Romagnoli su Musah. Neanche un minuto e Leao accorcia le distanze dei cartellini: troppo vistosa la sua trattenuta su Luis Alberto con Massa che comincia a mettere mano al taschino con maggiore frequenza. All'84° Theo Hernandez pareggia il conto dei gialli franando in maniera troppo irruenta su Isaksen e prendendosi l'inevitabile sanzione. Due minuti più tardi ammonito anche Maignan reo di aver perso troppo tempo per riprendere il gioco.

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