È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei il noto giornalista Gianni Bezzi. Di seguito le sue parole. “Domani sera? Penso che sarà una sfida con la squadra di Sarri che riuscirà a fare una buona prestazione. Indipendentemente da come potrà finire, nell’ultimo mese mi è sembrato di vedere una Lazio in crescita sul piano del gioco pur con le tante assenze importanti. Io anche in passato dissi che qualcosa di Sarri si sarebbe iniziato a vedere dopo il girone di andata. Oggi, anche sulla base delle ultime prestazioni, qualcosa si vede. Peccato che domani mancheranno alcuni giocatori importanti. Immobile ci sarà, ma è stato fermo un po’. Poi l’assenza di Zaccagni e Pedro è pesantissima, il primo in questo momento merita la maglia Azzurra. Il secondo è una garanzia, un valore aggiunto.
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QDL – Bezzi: “La Lazio è in crescita, domani se la potrà giocare”
Le parole di Gianni Bezzi intervenuto durante Quelli della Libertà, in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei
Le assenze peseranno molto, ma la Lazio se la potrà giocare. Dovrà essere una gara intelligente, di attesa. Dovrà cercare almeno di arrivare ai supplementari. Affronta una squadra con un pedigree importante, che sta facendo una grande stagione. Questo campionato mi sta piacendo molto. Ricordo a inizio stagione quello che si diceva, ecco che invece si è rimescolato tutto e adesso a dodici giornate dalla fine ci sono tre squadre divise da due punti. Mi sembra che potrà essere molto interessante, penso che conterà molto il discorso degli impegni extra, delle coppe. Il doppio incrocio in Coppa Italia sarà stressante per le milanesi.
In questo momento, per come la vedo io, le squadre che mi sembrano meglio attrezzate però sono queste due, più della squadra di Spalletti. A livello di rosa il Napoli è forse la meno attrezzata, ma ha dei singoli di livello indiscutibile: se dovessero intervenire discorsi relativi a infortuni, però, le risorse mi sembrano poche. I bianconeri invece sono in grande ritardo. Ormai si gioca troppo. Noi apparteniamo a un’altra generazione, io oggi fatico molto a seguire questo tipo di calcio. Ora ci siamo addirittura inventati un Mondiale a dicembre”.
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