QDL – Turco: “Per la Lazio è un anno di costruzione, era chiaro dall’inizio”

È intervenuta ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei, Francesca Turco, giornalista nonché nota tifosa biancoceleste. Di seguito le sue parole.

La partita

“Io leggo cose che penso siano fuori dal mondo. Mi sembrava chiaro che questo sarebbe stato un anno di costruzione, avendo preso un grande allenatore. Ma poi a me la Lazio di ieri non è neanche dispiaciuta, al di là del risultato. Paradossalmente questa è stata la miglior partita giocata dalla Lazio di Sarri. Ho visto fare quello che vuole l’allenatore: squadra corta, linee strette, sovrapposizioni, aggressione di palla molto alta. E soprattutto, nel secondo tempo, ho visto più dentro Luis Alberto. Milinkovic invece mi sembra troppo preoccupato della fase di copertura. Si è visto che facendo quello che viene chiesto dall’allenatore il gioco arriva. E il Cagliari veniva da un cambio di allenatore e conosciamo tutti Mazzarri. Si sono messi in undici sotto palla, non era facile giocarci contro. Anche perché la Lazio è una squadra sta ancora metabolizzando nuovi sistemi di gioco”. 

Sarri e il cambiamento

“Sarri è un allenatore che vuole costruire e ha una identità ben precisa. In questo senso, io lo accomuno molto a Zeman. In passato in altre squadre ha rinunciato a se stesso per vincere, sapendo che sarebbe già stato mandato via. La Lazio però lo ha preso perché è Sarri, quindi non gli si può chiedere questo. Secondo me lo abbiamo visto ancora poco, ci sono difficoltà come ci sono state a Napoli. Il problema qui è mentale: la squadra viene da cinque anni in cui si è giocato sempre allo stesso modo con Inzaghi. Adesso si passa per una normale fase di rigetto. Se non si accetta questa fase si doveva acquistare a Sarri una serie di giocatori propedeutici al suo gioco. Ma la Lazio non può andare sul mercato e fare una rivoluzione. E adesso Sarri sta insegnando alla squadra che ha a disposizione il suo sistema”.