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Roma-Lazio, Top&Flop: lectio magistralis di Cataldi, eterno Pedro

redazionecittaceleste

CATALDI - Fascia da capitano al braccio, in un derby. Chissà quante volte l’avrà sognata da bambino una giornata come questa. Difficilmente, però, l’avrà immaginata meglio di così. Partita monumentale di Danilo, che dopo un brutto errore a inizio gara cambia totalmente registro. Non si passa dalle sue parti, una diga come il miglior Lucas Leiva. E la palla esce sempre pulita dal suo piede. Eccellente in fase di rottura e in fase di costruzione, la partita del ragazzo di Ottavia merita voti altissimi in pagella. Ancora una volta, nella miglior stagione della sua carriera.

PEDRO - Vede giallorosso e si infiamma. Cacciato al pari di uno scarto due estati fa da Trigoria, è arrivato a Formello e ha dimostrato di avere ancora tanto da dare. Insegna calcio, nonostante l’età. La pressione su Ibanez che porta al vantaggio della Lazio è da vedere e rivedere, ma soprattutto da insegnare. Decisivo sul gol, fondamentale finché rimane in campo. È un giocatore superiore e quando sta bene lo dimostra sempre.

ROMAGNOLI (E CASALE) - Da Cataldi a Romagnoli. Un altro che questa partita, con questa maglia, l’avrà sognata e risognata. E la gioca da grandissimo giocatore quale è. Sempre preciso, puntuale. Gioca senza paura, comanda la linea difensiva, dà sicurezza insieme a Casale. La sensazione che questa sia destinata a essere la coppia titolare del futuro è sempre più netta. Menzione speciale per un eterno RADU: ammonito e decisivo a suo modo anche stando in panchina.