Contro una formazione chiusa su cui aleggiava il punto interrogativo del cambio di guida tecnica, la Lazio impone il proprio gioco e con pazienza arriva a dama. Due volte Ciro Immobile bastano, si fa per dire, alla Lazio di battere la Salernitana raggiungendo momentaneamente il quarto posto in classifica in attesa della Roma. Al termine della gara, Maurizio Sarri ha commentato in conferenza stampa la prova dei suoi.
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Salernitana-Lazio, conferenza Sarri: “Non ero preoccupato prima, non sono esaltato ora. Lazzari…”
La Lazio segna poco dai piazzati. È un problema?
“Effettivamente noi potremmo avere un potenziale discreto sui piazzati a favore. Non li sfruttiamo benissimo, ci sono solo dei piccoli periodi in cui li sfruttiamo bene. Abbiamo vinto giovedì con una punizione indiretta. Oggi abbiamo battuto una decina di angoli e non abbiamo tirato fuori tanto anche se in 3-4 occasioni la palla è arrivata piuttosto bene nella zona prevista, ma il portiere l’ha deviata. È un aspetto su cui parliamo spesso, non sta rendendo come ci aspettiamo”.
Che partita hai visto?
“Questo era il giorno peggiore per venire qui a giocare. Cambio di allenatore con l’arrivo di un mister di fama internazionale. C’era una crescita di motivazioni e la possibilità di trovare uno stadio molto ostico e una squadra molto determinata. Se anche noi non avessimo avuto queste armi avremmo rischiato una gara di grande sofferenza. Invece abbiamo fatto una gara ordinata e di discreta qualità anche grazie a un terreno di gioco che qui è di altissimo livello. All’intervallo avevo detto ai ragazzi che avendo la forza di continuare così l’avremmo portata a casa”.
La Lazio con un attaccante vince: ne manca uno quando non c’è Immobile?
“Nel primo periodo senza Ciro abbiamo anche fatto bene. Poi ovviamente è meglio averlo. Ha ritrovato il gol giovedì ritrovando condizione mentale e ora con gli allenamenti sta ritrovando anche la condizione fisica. Averlo è chiaro che fa la differenza”.
È stato difficile cambiare la partita con l’infortunio di Milinkovic? Il campionato come lo vede?
“C’è solo una squadra che non ha questo problema, il Napoli. Tutte le altre hanno questo problemi. Riguardo la partita, ci siamo concentrati molto su di noi questa volta senza aver grandi riferimenti degli avversari. Era la prima partita di questo allenatore e ci siamo concentrati su di noi. Poi la squadra è insieme da mesi e ha le esperienze da campo per poter affrontare ogni modulo. Abbiamo fatto anche bene tatticamente e in fase difensiva, con buoni scivolamenti in verticale degli esterni e in orizzontale degli altri tre a chiudere gli spazi. Mi sembra che abbiamo fatto un buon lavoro”.
Questa altalenante campionato delle squadre che puntano la Champions dà più speranze alla Lazio? Se lo aspettava?
“Dimostra che c’è equilibrio e che tutte abbiamo qualche problemino da risolvere”.
Come sta Lazzari? Ha fatto un piccolo passo indietro rispetto ai compagni dello stesso ruolo?
“Ha fatto benissimo giovedì, con numeri fisici impressionanti. Probabilmente l’alta intensità e i suoi metri non li avevamo visti. Venerdì aveva un cpk elevato e abbiamo pensato di farlo riposare oggi. Quando abbiamo fatto il gol dell’1-0 stava per entrare, poi ho preferito farlo riposare”.
Senza Zaccagni e Milinkovic temeva quale défaillance del centrocampo? Nel primo tempo è sembrato così.
“Io ho visto un’altra partita, secondo me nel primo tempo si è fatto benissimo esclusi i primi 7-8 minuti e gli ultimi 3-4. Io ho visto fare una buona partita ai centrocampisti, Vecino veniva da 90’ giovedì e ha fatto una partita di buon livello. Cataldi aveva dato segni di difficoltà fisica e oggi è stato di buon livello. Luis aveva riposato in vista di oggi e ha dato palleggio di buon livello. Noi dovevamo fare anche i conti con l’assenza di Romagnoli che da dietro imposta bene, anche se lo stesso Patric non ci fa mancare nulla. Ma con questa applicazione una squadra alla fine il vantaggio lo trova”.
All’andata la Salernitana aveva vinto meritatamente. Che squadra ha visto oggi?
“Sono molto addolorato di aver sbagliato il terzo gol. Ci avevano fatto tre gol in casa e glieli avrei rifatti volentieri. La squadra di oggi è da rivalutare nelle prossime partite. Io dubito si possa valutare dopo 2-3 mesi, figuriamoci tra 3-4 giorni. È un modo diverso di giocare, la Salernitana aumenterà sicuramente il palleggio conoscendo le sue squadre”.
La Lazio ha avuto la calma di saper vincere la partita. Che segnali lascia la gara?
“Io a livello di applicazione vedo una squadra in crescita da diverso tempo, l’ho detto anche quando mancavano i risultati. Se pareggi in casa con la Fiorentina, con poca brillantezza fisica e gli avversari molto più brillanti, non la perdi per applicazione. Anche il Verona nelle ultime quattro in casa ha pareggiato solo con noi, le altre le ha vinte tutte. Non ero molto preoccupato allora, non sono esaltato ora. Questa squadra deve dimostrare di avere sempre questi pregi”.
È stato il pomeriggio più tranquillo della sua vita visto che ha giocato solo la Lazio?
“Abbiamo avuto anche partite meno complicate, vincendo 4-0 fuori casa. La preoccupazione dopo i primi 20’ di gara era solo di qualche palla persa. Continui a giocare e andare sopra la linea della palla con sempre più giocatori e una palla persa è un rischio che accetto solo al limite dell’area avversaria, non in costruzione. Però le partite finché non le chiudi non puoi considerarle facili, sono errori che abbiamo già fatto in passato”.
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