Sconcerti: “Milan-Lazio mi intriga, sarà sfida tra pragmatismo ed estetica”

Nel corso del pomeriggio di ieri, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio durante Maracanà Mario Sconcerti. Tra gli argomenti di giornata anche la Nazionale di Mancini, ma soprattutto la prossimagiornatadicampionato. Con il noto giornalista che ha eletto proprio la partita dei biancocelesti come più interessante del weekend. Di seguito le sue parole.

La partita di giornata

“Milan-Lazio è sicuramente la sfida che più mi intriga in Serie A tra quelle previste nel weekend. Dico questo perché, per esempio, quella tra Napoli e bianconeri è una sfida che sarà giocata da due squadre che ormai si conoscono già molto a livello di potenzialità. Invece quella tra Milan e Lazio sarà una partita chiarificatrice, che dovrà rendere conto della sostanza delle due squadre. Entrambe le rose sono fondamentalmente rimaste le stesse rispetto a quelle che erano lo scorso anno, però la Lazio ha cambiato sia l’allenatore che il sistema di gioco. I biancocelesti poi sono partiti molto forte in campionato, sebbene abbiano incontrato avversari di livello minore rispetta quelli dei rossoneri. Mi è sembrato di vederli molto bene e credo che si incontrino in un momento in cui ormai sia possibile giudicarli. Squadre come Napoli e bianconeri invece per il momento non sono ancora abbastanza giudicabili”.

Tra estetica e pragmatismo

“Quello che mi interesserà vedere nelle partita è se prevarrà più l’estetica di Maurizio Sarri o il pragmatismo di Stefano Pioli. A livello complessivo penso che il Milan abbia più qualità, ma avrà anche due debuttanti se pensiamo a Ibra e Kessie. Invece la Lazio ha giocatori eccezionali e contro lo Spezia è sembrato che il gioco di Sarri sia ormai stato assimilato. Questo sarebbe un dettaglio fondamentale per la gara. Invece per quanto riguarda le altre partite in programma per questa giornata non penso che i nerazzurri di Inzaghi o la Roma possano avere problemi in questo turno. E penso soprattutto alla Roma, che gioca con il Sassuolo: è una squadra, quella di Mourinho, semplice ed efficace, molto diversa rispetto a quella che era di Fonseca”.