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Udinese-Lazio, Cioffi in conferenza: “Partita da pareggio, ma la squadra di Sarri…”

Gabriele Cioffi
Le parole del tecnico dei friulani intervenuto poco dopo il triplice fischio della gara direttamente dalla sala stampa del Bluenergy Stadium
Michele Cerrotta

È un successo pesante quello ottenuto dalla Lazio in Friuli contro l’Udinese. Al Bluenergy Stadium poche occasioni ma battaglia vera in mezzo al campo per una gara che toglierà inevitabilmente tante energie fisiche e mentali, ma che intanto porta la Lazio a tre punti dal quarto posto. Al termine del match, intanto per commentare i novanta minuti è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei friulani Gabriele Cioffi. Queste le sue parole.

Non perdevate in casa da fine settembre, la sensazione è stata che quando stavate per sbocciare sia successo qualcosa che avete pagato dal punto di vista emotivo.

Io questa sensazione l’ho avuto nel primo tempo: siamo partiti bene, aggressivi e determinati. Poi un episodio ci ha fatto spegnere l’entusiasmo. Nel secondo tempo pensavo a tutto tranne che a prendere gol, è stato un bello schiaffo. Non direi che ci sono colpevoli: siamo andati bene a duello, ci è sfilato Vecino e il suo tiro è andato all’angolino. La reazione è stata buona, anche con occasioni da gol. La Lazio è una squadra scomoda e sorniona: sta lì e poi ti pizzica, sarà da lezione”.

Non hai schierato Samardzic per scelta tecnica o per altro?

È stata una scelta tecnica, mi prendo la responsabilità se non è piaciuta. Ho provato a riagguantarla, non c’entra il mercato: Lazar è un professionista, si sta allenando bene e io faccio le mie scelte”.

Masina ha sorpreso tutti: non giocava da tempo in quel ruolo. Come mai?

Ebosele ha avuto la febbre, ha fatto due giorni di allenamento. Kamara anche. La scelta è stata di schierare Masina, che si sta allenando da animale vero da mesi. Gli ho rivisto la verve, per come avevamo preparato la gara era il suo ruolo. Il cambio non è né tattico né perché non andava: mi sembrava sul pezzo, l’ho visto bene. L’ho cambiato perché probabilmente non aveva i novanta minuti ed era ammonito. Kamara è entrato bene”.

E hai qualcosa da rimproverarti?

In generale l’abitudine nostra è di rimproverarci sempre qualcosa, se no non cresci. Ce lo siamo chiesti anche nello spogliatoio. Con i se e con i ma però non si va lontano: ci riflettiamo, possiamo tutti fare meglio”.

Davis ha dato peso all’attacco: si può pensare a schierare Pereyra mezzala?

È quello che io voglio fare, è una mia idea. Avere un centrocampo come il nostro con Walace, Payero e Lovric con chi abbiamo in panchina ce l’hanno in pochi. Far saltare qualcuno ora, quando dobbiamo badare alla concretezza, non mi piace. Ma è dove vorrei arrivare”.

Spesso le trasferte contro squadre intense come l’Udinese sono andate male per la Lazio. Avete affrontato il Bologna una settimana fa sovrastandola: la Lazio può rientrare in corsa? È da Champions League?

Credo che la Lazio abbia ritrovato quel pizzico di fortuna che era mancata. Per me era una gara da pareggio e mi sarebbe rimasto comunque un po’ di amaro in bocca. Onore all’avversario, è una squadra sorniona. Non ho visto le trame di gioco che fa di solito, ma ci sta concedere dei tiri. Ne hanno fatti pochi, poi con la qualità e i campioni che hanno sono riusciti a vincere. La vedo in corsa per la Champions? Perché no”.

Nel primo tempo ho visto un’Udinese meno pimpante. Era dovuto alla mancanza di due esterni o perché in mezzo al campo c’è stata più difficoltà a prendere gli avversari?

Dal campo non ho avuto la sensazione che siamo partiti male. Ho avuto la sensazione opposta. Ma non era facile, ci saremmo potuti rilassare questa settimana dopo la vittoria ma non è stato così. Siamo stati cattivi e determinati, il calo emotivo è arrivato dopo il gol. Ci siamo innervositi, ci siamo arrabbiati, abbiamo preso cartellini gialli poco intelligente e abbiamo forzato giocate per nervosismo. Non ci stavamo nel vivere quella situazione, lo dico non per proteggere i ragazzi ma perché per me è così”.

Sulla punizione dell’1-0 c’era troppa gente in barriera?

Forse sì, è una cosa che valuteremo. Non è stata una settimana facile, ma non devo dire nulla ai ragazzi. Il filetto di prestazioni credo faccia contenti tutti, ma a noi non basta. C’era uno stadio pieno e volevamo regalare una vittoria ai tifosi e all’Udinese, non ci siamo riusciti e ci fa star male questa cosa. Ripartiamo con più rabbia”.

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