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Da Vavro a Caicedo passando per Marusic. La rinvicita delle seconde linee

La Lazio ha battuto il Genoa ma la sofferenza nei minuti finali non è mancata. Tutto sommato però la prova delle seconde linee è stata sufficiente

redazionecittaceleste

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ROMA - La panchina corta e una rosa non prettamente di qualità fino in fondo. Questi erano i due demoni che la Lazio avrebbe dovuto esorcizzare per rientrare nella lotta scudetto. Bene, perché oggi le riserve si sono dimostrate all'altezza dei titolari. A partire da Denis Vavro, il centrale slovacco che si è ritrovato a dover sostituire Francesco Acerbi all'ultimo secondo, non ha fatto sentire la mancanza del numero 33 biancoceleste. Bene anche Adam Marusic, schierato titolare al posto di Manuel Lazzari, l'esterno bosniaco ha trovato persino il suo secondo goal in stagione grazie alla rete dell'uno a zero laziale. Felipe Caicedo poi in avanti è da tempo una garanzia, anche oggi schierato dal primo minuto al posto di Joaquin Correa, ha dimostrato di essere un'alternativa più che valida. Così come il "Panterone", anche Patric può essere considerato il primo dei panchinari. La squalifica di Luiz Felipe ha concesso allo spagnolo l'ennesima presenza stagionale. Ultimo, non per importanza, c'è Jony. Dopo gli errori di inizio stagioni dovuti ad un ruolo per lui non particolarmente congeniale, l'ex Malaga ha dimostrato di aver studiato la più corretta interpretazione come quinto a sinistra. Ad un certo punto della gara il tecnico Simone Inzaghi lo ha tolto per inserire l'ex esterno della SPAL, ma la prova dello spagnolo rimane più che sufficiente. Di certo il Genoa non era il test più probante, ma sicuramente il test di oggi le seconde linee lo hanno superato nel migliore dei modi.