ROMA - Ennesima settimana decisiva per le ambizioni della Lazio in ottica scudetto, ma non solo. Il portavoce dei biancocelesti Arturo Diaconale ha descritto sui social, nella consueta rubrica "Taccuino biancoceleste", i programmi del prossimo futuro dei capitolini, con un elogio sperticato alla "Cura Lotito", capace di regalare risultati sorprendenti:
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Lazio, Diaconale: “Lo scudetto è un sogno, la formula del Presidente funziona”
Il portavoce dei capitolini tocca vari temi nella sua consueta rubrica social "Taccuino biancoceleste"
"Taccuino biancoceleste
Prima il Napoli per la Coppa Italia, poi il derby per il salto definitivo in campionato. Per la Lazio sarà la settimana della consacrazione come rivelazione dell’anno o del rientro nei ranghi?
In realtà non c’è partita senza che osservatori un po’ troppo umbratili non pongano questo interrogativo. Che, però, a mio avviso ha il difetto di non tenere conto della crescita complessiva avuta dalla società e dalla squadra biancoceleste nel corso degli ultimi anni. Per questo, come taccuino, mi permetto di riproporre il testo di una intervista che ho rilasciato a Daniele Martignetti per Articolo 21 de “Il Giornale” in cui, nel rispondere a domande sul “momento magico”, sull’opera del Presidente Claudio Lotito, sul suo rapporto con Simone Inzaghi e con i tifosi, sull’antisemitismo e sul mercato autunnale, ho cercato di uscire dalla contingenza per dare una valutazione complessiva. Nella convinzione che la crescita ci sia stata e che dal salto di qualità non sia possibile tornare indietro.
1) Lo scudetto è un sogno. Ed esiste la libertà di sognare. Ma la Champions è l’obiettivo concreto della stagione attuale. E per conseguirlo bisogna tenere i piedi ben piantati per terra proseguendo senza errori e cedimenti lungo la strada seguita fino ad ora.
2) La formula del Presidente è quella della filiera di comando corta all’interno della quale ci sono persone su cui ripone piena fiducia. Lotito, poi, è la locomotiva di un convoglio che, grazie anche e soprattutto alla sua componente tecnica (Tare, Inzaghi ed il suo staff), consegue risultati positivi capaci di conquistare e rasserenare anche la parte sempre più minoritaria della tifoseria avversa.
3) Il rapporto tra Presidente ed Allenatore deve essere necessariamente dialettico. Discutere significa confrontarsi, non litigare. Lotito ed Inzaghi, comunque, sono legati da un rapporto di stima ed amicizia molto stretto.
4) La politicizzazione delle curve è un fenomeno che risale agli anni ’70 e che sta progressivamente svanendo. Lotito ha combattuto le infiltrazioni illegali e criminali ed ha ottenuto un grande successo che pone la Lazio all’avanguardia sul fronte della legalità e della sicurezza.
5) L’accusa di razzismo alla tifoseria della Lazio è frutto di un pregiudizio ingiustificato ed inaccettabile. La lotta ad ogni forma di discriminazione è l’impegno costante della società biancoceleste che non perde occasione per ribadirla e sostenerla. Nel calcio italiano, comunque, l’antisemitismo è un fenomeno assolutamente marginale. Non per questo, però, bisogna abbassare la guardia!
6) La cura Lotito ha bisogno di tempo. Ma alla fine produce risultati importanti.
7) Il mercato invernale è un mercato di riparazione. E non sembra che la Lazio abbia bisogna di riparare. Tare, comunque, ha dimostrato abbondantemente di essere uno dei più abili e competenti direttori sportivi operanti in Italia ed in Europa. La sua è da sempre una strategia vincente!"
Di seguito il post su Facebook del dirigente della S.S.Lazio:
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