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Lazio, la rivincita di Caicedo

Caicedo

Il Panterone è passato dai fischi di Crotone alle ovazioni dell'Olimpico

redazionecittaceleste

ROMA- Da Crotone a Sassuolo sono circa 1000 km e 18 mesi e mezzo. Una distanza tanto siderale da giustificare il passaggio dai fischi dello stadio Ezio Scida ai cori esaltanti dell'Olimpico nel match contro i neroverdi. Caicedo è ormai a tutti gli effetti un idolo per i laziali, nonostante debba vivere costantemente all'ombra di un bomber infallibile come Immobile. In Emilia il Panterone ha cambiato il match in 12 minuti ed il suo goal al 91' dimostra che i colpi da numero 10 li ha ancora nelle sue corde. Il centravanti ecuadoregno aveva iniziato proprio come fantasista, come ha dichiarato lui stesso qualche tempo fa: "Ho iniziato come numero 10 perché avevo un buon piede sinistro e riuscivo a destreggiarmi bene anche in mezzo a compagni più grandi di me. Poi col tempo sono diventato una punta autentica". Non si possono paragonare i suoi numeri a quelli di King Ciro, ma tutto sommato in suoi 13 centri in 59 presenze in maglia biancoceleste ( con soli 2385 minuti giocati) non sono un bottino disprezzabile.

Si tratta di un goal ogni due partite circa. Con il Sassuolo è stato stoico, ha giocato con una caviglia sinistra dolorante ed ha siglato la rete che alla fine dell'anno potrebbe fare la differenza in ottica Champions League.