Lazio, Mancini: “I miei maestri sono stati Boskov ed Eriksson”

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ROMA- Il binomio Mancini-Eriksson è sempre stato sinonimo di successo. Il fantasista ex Sampdoria era stato voluto proprio dal tecnico svedese nella capitale e fu anche grazie alla mentalità vincente portata dal Mancio che la Lazio riuscì a conquistare lo scudetto nel 2000 e altri trofei prestigiosi. Al termine della sua carriera da calciatore, l'attuale CT della Nazionale Italiana, ha esordito in panchina proprio come secondo di Eriksson e poi si è fatto strada arrivando a centrare successi e traguardi importanti con l'Inter. Durante l'evento "Allenatori- I guru del calcio in dialogo con gli intellettuali", Mancini ha parlato delle figure più importanti nella sua crescita come tecnico: "Il ruolo di allenatore è cambiato rispetto a 30-40 anni fa, ma siamo sempre allenatori di calcio, siamo migliorati. Le due figure più importanti per me sono stati Boskov ed Eriksson, con loro ho avuto più rapporti".