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—ROMA - In occasione dei 120 anni della società più antica della Capitale, la Lazio, il Comune di Roma aveva promesso di mettere una targa a Piazza della Libertà, luogo che diede i natali alla realtà biancoceleste. Il Comune ha mantenuto la promessa, ma non sono stati fatti i conti con l'inciviltà. Qualcuno che non rispetta i tradizionali valori dello sport, dopo nemmeno due mesi dalla sua affissione, ha pensato di imbrattare la targa con scritte offensive, oscurandone il contenuto. Questo è un dispiacere enorme non solo per il pubblico di fede laziale, ma anche per tutti coloro i quali si professano amanti di questo sport. Da quando è nata, ovvero un secolo e venti anni di tempo fa, la Lazio professa i sani valori delle discipline sportive, eppure per una semplice rivalità territoriale qualcuno ha preferito sovrapporre il proprio egoismo a tali eccellenze. Probabile che la manutenzione possa risolvere il problema, ma non è da escludere che certi atti vandalici possano ricapitare. La cultura sportiva è un valore che bisognerebbe insegnare fin dalla tenera età. Chi ha questo come insegnamento primordiale, è più facile pensare che da grande si asterrà da tali vigliaccherie.