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MARCHETTI-BERISHA – La differenza fra me e te qual è?

La foto di Marchetti
Potrebbe cantarlo forte, il criticatissimo Berisha a Marchetti. A confortare la sua tesi - forse in pochi se ne sono accorti - ci sono i numeri: minutaggio pressoché identico così come lo score passivo e attivo dei due portieri biancocelesti....

Alberto Abbate

ROMA - “La differenza tra me e te, non l'ho capita fino in fondo veramente bene”. Potrebbe cantarlo forte, il criticatissimo Berisha a Marchetti. A confortare la sua tesi - forse in pochi se ne sono accorti - ci sono i numeri: minutaggio pressoché identico così come lo score passivo e attivo dei due portieri biancocelesti. Dieci gol subiti in sei partite per l’albanese (per un totale di 503’ ), nove in sette gare per l’italiano (576’ fra i pali). Due volte la porta inviolata per Etrit, tre per SuperFede, che gli aveva lasciato i guantoni “titolari” a inizio stagione dopo essersi rotto una costola.

IL RITORNO - Domenica nuovo ko per Marchetti, tutta colpa di un maledetto scontro con Paganini e di uno zigomo ricucito: ”Grazie a tutti per i vostri messaggi, io non mollo! Non vedo l'ora di tornare tra i pali. Forza Lazio”, scrive oggi. Ma dovrebbe forse fare i complimenti a Berisha, che lo ha finalmente sostituito in maniera egregia. Quasi perfetto col Frosinone, alla faccia di chi lo aveva fischiato addirittura prima dell’ingresso.

PERCENTUALI - Le statistiche vanno contro i “detrattori”: la Lazio ha vinto il 60% delle partite con Berisha in campo, il 50% con Marchetti. E’ ovvio che l’estremo difensore italiano, nei fatti e nelle parate, sia più forte dell’albanese, ma questi dati testimoniano come siano eccessivi i mugugni sulla testa dell’”amichetto di Tare”. Etrit fra i pali è affidabile, i suoi problemi rimangono le uscite, sulle quali dovrà lavorare ancora tanto con Grigioni. Tuttavia i troppi gol incassati non pesano sui pali biancocelesti, ma su una difesa spesso immobile e imbranata.