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LAZIO: E’ UN PARI SALVAFACCIA

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Il gioco non esiste più e lo sottolineano ad alta voce in panchina gli “esclusi” romani Cataldi e Candreva

redazionecittaceleste

ROMA - Convizione nell'ugola: “C’avete rotto il c…”, cantano i reduci in Nord e i laziali nei Distinti. Non si tratta dell’allarme scattato in tribuna per uno zainetto incustodito. I tifosi esplodono al 22’, quando un diagonale dalla distanza di Lazaar viene intercettato da Goldaniga sulla linea d’area biancoceleste: il difensore calcia un rasoterra, che viene solo sfiorato da Marchetti. Lazio sotto contro la squadra che finora era passata in vantaggio appena 2 volte in 12 giornate. Sbaglia sulla rete rosanero forse il migliore dei primi 45’: Milinkovic non esce subito e tiene in gioco Goldaniga. Ma il serbo mezzala è l’unico che sembra non aver paura in campo. Sbagliano tutti i passaggi, Keita è un fantasma, Biglia e Parolo i cugini di loro stessi, Lulic un disastro in difesa, nonostante salvi il raddoppio alla fine del primo tempo e si conquisti il rigore nella ripresa. Questo pari non sa comunque di guarigione.

INCERTEZZA - Il gioco non esiste più e lo sottolineano ad alta voce in panchina gli “esclusi” romani Cataldi e Candreva. Murelli s’infuria e li va a riprendere, ma la tensione sale alle stelle, almeno in panchina. Perché rimane invece surreale l’atmosfera sugli spalti di un Olimpico deserto e blindato. I metal detector scannerizzano l’aria, i poliziotti restano vigili dopo i tragici fatti di Parigi. C’è paura nel cielo, un po’ meno in tribuna con il ministro Alfano (tifoso del Palermo) una soggiola sotto Lotito “pezzo di m…”. Sente il solito coro, il presidente, amplificato da una Lazio che non riesce più né a vincere né a reagire.

IL RIGORE - Su un colpo di testa di Djordjevic è bravo Sorrentino. Poi sgomita e basta, Filip, lì davanti. E lo fa persino troppo quando nella ripresa Hoedt segna. Pari annullato, rischio raddoppio del Palermo 5 minuti più tardi. Fra i fischi, salva la faccia e la Lazio, Marchetti: due miracoli su Chochev e uno su Rigoni. Entrano Matri e Candreva, ma la storia cambia grazie a un rigore centrato da Lulic: Antonio si presenta sul dischetto e fa centro. Il primo stagionale con la maglia della Lazio. Aveva segnato venerdì scorso con l’Italia, non si sblocca in campo. Fermato due volte nello slalom, è difficile dribblare questo momento.