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SERIE A – Basta avverte l’Udinese: «La Lazio non può fallire»

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«Abbiamo necessità di vincere dopo quello che ci è successo prima della sosta»

redazionecittaceleste

(Pubblicata ieri 10 settembre 2015) UDINE - Dusan Basta - parlando al Messaggero Veneto - avverte l’Udinese. La Lazio è determinata a ritornare alla vittoria per cancellare le delusioni di Leverkusen e Verona e non intende fare sconti ai bianconeri. L’ex udinese è rimasto legato al Friuli e a Udine, dove ha acquistato casa e dove ogni tanto trascorre qualche week-end, ma al cuore non si comanda quando si è dei professionisti.

«Abbiamo necessità di vincere dopo quello che ci è successo prima della sosta», sospira Dusan. Ovvero l’eliminazione dalla Champions e il poker rimediato al Bentegodi contro il Chievo. «Quello con i tedeschi è il sesto preliminare su sei che perdo: tre con la Stella Rossa, due con l’Udinese e uno con la Lazio. É stata una grande delusione».

E poi è arrivata la sconfitta pesantissima con il Chievo.

«La definirei una giornata storta. Abbiamo giocato quattro giorni dopo l’eliminazione europea, eravamo senza parecchi pezzi importanti. Credo che questa pausa sia arrivata nel momento giusto per noi. Con l’Udinese ci sarà in campo un’altra Lazio».

La passata stagione, più o meno di questi tempi, l’Udinese sbancò l’Olimpico con un gol di Thereau.

«Io non c’ero perchè infortunato. Non meritavamo di perdere».

Al ritorno, la sua prima volta da avversario con l’Udinese e al Friuli.

«Trovarmi di fronte quelle maglie bianconere sarà sempre un’emozione particolare per me. A Udine ho vissuto tante stagioni, forse le migliori della storia del club friulano con un terzo, un quarto e un quinto posto. Per me sarà sempre un posto particolare, indimenticabile».

Basta, qual è l’obiettivo della Lazio in questa stagione?

«Difficile dare una risposta. Nel calcio basta poco per salire ma anche per scendere. Credo che per una società come la nostra la conquista di un posto in Europa sarebbe già un buon risultato e per Europa intendo non per forza uno dei primi due posti, ma dei primi cinque».

Dopo la stagione scorsa i tifosi della Lazio pensavano più in grande.

«Bisogna essere realisti. Ci sono anche gli avversari e a cominciare dalle milanesi, che tra l’altro non avranno l’impegno delle Coppe, un po’ tutti si sono rafforzati».

E l’Udinese che tipo di campionato può fare?

«Nelle prime due gare con Juventus e Palermo ho visto all’opera una squadra solida, con un’identità caratteriale ben marcata che le permetterà di arrivare sicuramente a quota 40 punti. Poi si sa come funziona a Udine: se la salvezza arriva con largo anticipo si può pensare ad obiettivi più importanti senza avere addosso troppa pressione».

Nel suo ruolo c’è Edenilson. Che idea si è fatto del brasiliano?

«Lo conosco perchè per un periodo ci siamo allenati assieme. Mi piace, è veloce tecnico. E poi non dimentichiamoci di Widmer un giocatore sul quale la società punta ancora molto».

Di Natale è ancora proprietario della maglia numero 10 e della fascia di capitano...

«Bisogna nutrire sempre grande rispetto per lui. Sono anni che sento dire che non riuscirà a segnare come la stagione precedente e poi smentisce tutti. Io credo che anche quest’anno Totò riuscirà ad andare in doppia cifra».

In attacco rispetto allo scorso anno c’è un giocatore in più Zapata. Quanto può incidere nell’Udinese il colombiano?

«É una punta con caratteristiche diverse rispetto a Di Natale e Thereau e questo è un vantaggio per l’allenatore».

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